Storie di persone - 14 agosto 2020, 16:18

Francesca Corrado. Trasformare la caduta in un passo di danza

Non sempre si può vincere. Ma soprattutto, nella vita, bisogna saper perdere e ripartire dagli sbagli commessi. Perché il successo è nascosto proprio nelle pieghe delle prove fallite che, invece di nascondere sotto la polvere dell’oblio, dovremmo imparare a rielaborare. Reinventandoci a partire da quell’insuccesso, che pare essere ostacolo insormontabile, ma non lo è, se lo si osserva da una prospettiva differente.

Non è un’operazione semplice, certo. È nata (anche) per questo, a Modena, la Scuola di Fallimento: l’unica in Italia nelle cui aule si insegna, in corsi individuali o di gruppo, a declinare una piccola o grande sconfitta per superare le paure e ritrovare la forza di osare. Così è stato per la fondatrice, Francesca Corrado: dagli studi in Economia alla ricerca universitaria fino a diventare imprenditrice di una start-up, in seguito fallita per divergenze tra i soci. Lo spunto, questo, per imparare a tradurre un inciampo in opportunità.

Il segreto, insomma, è nel saper perdere?

C’è una comune tendenza a etichettare come negative o poco significative le esperienze che non abbiano le caratteristiche del successo come convenzionalmente accettato dalla società. E c’è una comune sensazione negativa dietro ogni scelta o esperienza che non porti lì, dove ci eravamo immaginati di arrivare. Ma il successo è fatto di tentativi falliti, errori, cantonate, sconfitte. È difficile per noi osare e rischiare, accettare di essere fallibili. Nel gioco, come nella vita, o vinci o impari: allenandoti grazie a questa strategia, i risultati che si ottengono sono inimmaginabili.

Un fallimento può trasformarsi in rivincita, ma come?

Ogni nostro desiderio si raggiunge per mezzo della conquista. L’errore, se accolto e analizzato, permette di vedere cose nuove. Solo chi va avanti alla cieca compie le stesse scelte sbagliate, quindi inciampa e cade sugli errori; per chi utilizza la giusta prospettiva, quell’errore si trasforma in trampolino di lancio, nuove idee e risorse. È tutta questione di giusto mindset: capacità di saper accogliere gli errori e volontà di analizzarli per trarne informazioni utili. In fondo il fallimento è un feedback utile a capire se stiamo andando nella giusta direzione o se dobbiamo cambiare rotta per inseguire i nostri reali desideri.

La scuola suggerisce un percorso, presuppone un cambio di mentalità nel singolo. E di cultura nell’orizzonte allargato della società?

La definizione e sensazione negativa che associamo al fallimento dipende da un fatto culturale. Viviamo nella cultura della colpa, ma un Paese o un’impresa che hanno una sana cultura dell’errore hanno pure una sana cultura del successo. E a noi italiani mancano entrambe. Cultura significa coltivare il rischio, la capacità di ripartire subito e riprovare mettendo a frutto la lezione appresa con l’insuccesso; significa migliorarsi costantemente. Cultura dell’errore significa essere tolleranti con i propri errori e quelli altrui: dare una seconda possibilità. Perché errare è umano, in particolare quando vogliamo innovare o creare qualcosa di davvero unico.

Dove e quando

Francesca Corrado è ospite al Festival Internazionale dei Giochi in Strada sabato 19 settembre alle ore 10.30 in Biblioteca Civica, Sala Farinati, ingresso Vicolo San Sebastiano. Il programma è soggetto a possibili cambiamenti legati all’emergenza sanitaria in corso, per aggiornamenti vi invitiamo a seguire il sito www.tocati.it.

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