Traducendo tutto questo gran sapere nella nostra vita quotidiana, io rifletterei sulla possibilità di organizzare un nuovo Master, un “Macc”: sta per Master per mamme con Covid, ma funziona bene anche come “Mamma che c. sto Covid” o può essere utilizzato semplicemente per definirlo un master per “Mamme con tantissima voglia di andare al Mac(c)”, la doppia C è chiaramente un rafforzativo. Come alleati noi non sceglieremo grandi aziende multinazionali ma solo bar o pasticcerie della zona, in grado di tirarci su il morale quando siamo a terra e non ne possiamo più.
Piccola parentesi: lungi da me, in questa sede, cercare di parlare dell’impegno politico e sociale che si dovrebbe avere a tutela del diritto delle donne sul lavoro, sulla parità dei salari, sulle posizioni apicali destinate a pochi, “meritevolissimi” maschietti, quando, purtroppo, ad oggi si assiste ancora alla pratica delle dimissioni in bianco e, ho detto tutto.
Allora, ci state? Questo master sarà innovativo, all’avanguardia. Saremo le prime a farlo con un indirizzo di specializzazione in Covid. Come logo, ci potremmo mettere un bel supereroe (una donna, grazie), tipo Wonder Woman o Elastic girl, con, in dotazione mascherina FFP2 e una pistola di Amuchina che ghiaccia all’istante i rompiscatole di turno, prendendo spunto da un filmetto che ho visto, giusto 50mila volte negli ultimi mesi: “Frozen2”!
Per dare la possibilità a tutti di partecipare, si potrà fare online, con meet, zoom, winx, trix, chat noir, ladybug o nella casa virtuale dei Meka Gormiti. Poi, lo dividerei in tre moduli in base alle età.
I Modulo (0-3) detto anche “il più difficile emotivamente”. Alla mattina focus sulla gestione esasperata dei capricci. Quali i rimedi all’inserimento fallito causa attaccamento alla gamba e pianti da togliere il cuore? Ne parleremo con le esperte, le nonne. Durata: lungo, molto lungo. Ci vuole tanta pazienza e un pochino di sonno non guasterebbe ma so che è un lusso di pochi: risolveremo con qualche spritz con le altre eroine per stemperare la tensione.
II Modulo (dai 6 in su): la faccenda si complica per via della scuola. Qui, con il Covid, non si scherza per cui, l’intera giornata sarà accompagnata da una dirigente scolastica che legge il regolamento normativo in continuazione, un nam myoho renge kyo che però non ha nulla a che fare con la pace buddista. KPI su zaini e cartelle: con trolley o senza trolley e, un simpatico toto-nome per il prossimo poveretto che farà il tampone a causa del moccolo che la pediatra, incontrata casualmente al supermercato, ha immediatamente segnalato alle autorità. Anche qui un aperitivo può aiutare.
III Modulo, generalmente soprannominato “adesso sono adolescenti e sono solo fatti tuoi”. Qui, metteremo a disposizione in aree ben distanti fra loro dei pungiball per sfogare la rabbia o altro, segnate il vostro turno in uno dei duecento file excel (praticamente tutti uguali) che vi ha inviato la segreteria stamattina. In seguito, ci concentreremo sulla capacità di limitare il girovagare senza fine di ormoni impazziti, di prevenire ad un trauma cranico dopo l’ennesima porta chiusa in faccia e, di trovare delle forze nascoste per non scappare a gambe levate.
Che ve ne pare?