Le mamme Natale sono mamme addicted alle decorazioni, magari comprate a luglio in svendita in qualche sperduto negozio del Tirolo, e sono capaci di comprare palline in vetro soffiato decorato dai maestri di Murano a cinquanta euro l'una, vivendo in perenne stato d'ansia la vicinanza dei figli piccoli o del loro gatto all'albero di Natale; resistono, sì, ma arrivano al 25 dicembre distrutte, come le loro palline; tante sono invece ossessionate dai colori sgargianti e dai brillantini perché è Festa e si deve vedere a tutti i costi; altre scambiano il proprio salotto per la sala di ricevimento di un matrimonio gipsy e mettono lui, si ancora lui e sempre lui, il Babbo Natale "ladro" in terrazzo.
Quante discussioni sul tema ma una sola verità: non si può vedere, anche se per i bambini, ammettiamolo, è molto divertente. Personalmente, mi fa un po’ paura. Quando rientri a casa, alla sera, al buio e non trovi le chiavi: lui ti guarda, coi i suoi occhi verdi flashati dalle batterie che si stanno scaricando e tu non osi fissarlo perché, in fondo al tuo cuore, sei convinta sia una persona vera o un alieno o un fantasma, pronto a elargire profezie spaventose, frutto della tua malsana immaginazione. Poi, non si meraviglino queste madri (e io sono una di queste) se i loro figli saltano fra una riga e l'altra, evitando i bordi grigi o le mattonelle scure o vattelapesca altre mille combinazioni in strada, e si disperano pestando per un soffio la parte sbagliata. Avranno pur preso da qualcuno?
Esistono però anche le menefreghiste: «che ci importa del Natale»? «Tutto questo consumismo ci porterà alla rovina!», per carità avranno anche ragione ma alla fine, anche i meno convinti, quando si tratta dei propri figli, cercano di accontentarli e stupiscono, con accessori inusuali per non conformarsi alla massa, come la corona di candele per l'avvento (tipica dei paesi nordici).
Meritano invece una sezione a parte le cosiddette mamme ecosostenibili, che, a mio modo di vedere, non sono sempre perfette e a cui, qualche critica (costruttiva ovviamente) va mossa. Di base sono le mamme che si fanno prestare tutto ma proprio tutto: anche il Gesù bambino del presepe! Chissà cosa penseranno di me che ho comprato quattro superflue pecorelle morbidose per le mie figlie. Quello che intendo dire è che siamo tutti d’accordo che spendere soldi per cose che hanno un uso limitato è sciocco, ma un po’ di tolleranza: siamo a Natale! Una mamma, ogni tanto potrà avere il piacere sacrosanto di comprare qualcosina per i suoi figli, per fargli un regalino in più, senza sentirsi in colpa per il pianeta e senza che nessuno la additi come un genitore totalmente disinformato e poco attento?
Per fortuna esistono le mamme equilibrate che con tranquillità gestiscono il loro meraviglioso calendario dell'avvento con stile, nascondendo caramelle, cioccolatini o pensieri gentili. Sì perché è tanta, tantissima la gentilezza che abbiamo bisogno di ricevere in dono per questo Natale 2021.