Moda e design - 27 luglio 2022, 11:30

La summer bag è di rafia

La summer bag è di rafia

Borse intrecciate con foglie di palma, paglia ma soprattutto con la rafia rappresentano i must-have della moda estiva,  non solo per il mare ma anche per chi resta in città. In abbinamento a vestiti floreali, boho, o ai più classici abiti in sangallo, vichy, chemisier o caftani o, perchè no, a jeans essenziali e leggeri: sono la risposta più chic che possiate sfoggiare in questi mesi.

In particolare la regina dell’estate 2022 è la borsa in rafia. Se una volta questo materiale “povero”, insieme alla paglia, veniva preso in considerazione solo per borse da spiaggia capienti o cestini da pic-nic, ora rinasce diventando materia prima indispensabile per un accessorio facile, versatile e di tendenza. Se ne trovano diversi modelli: si passa dal secchiello alla postina, dalla pochette da usare in totale libertà al cestino iconico, fino ad arrivare alla “Jane Birkin di Hermès.

Si narra che l’allora patron della maison francese avesse notato in un viaggio aereo la bellissima attrice con questa borsa “paniere” e che, innamorandosi dell’umile creazione, ne avesse disegnata una apposta per lei: il “cestino”, il modello iconico che tutti noi ancora conosciamo e che su Instagram impazza fra le fashion-influencer. La moda di quest'estate non fa che riprendere un trend partito già negli anni ’50 e ’60 quando Brigitte Bardot, Jackie Onassis e Audrey Hepburn a Capri o in Costa Azzurra indossavano queste raffinate borse naturali con un’eleganza innata. 

In un momento (finalmente) attento alla sostenibilità, merita una citazione a parte la collezione di borse proposte da Made For a Woman, fashion brand del Madagascar creato da Eileen Akbaraly, giovane imprenditrice per metà italiana e per l’altra indiana, che, nel 2019, ha lanciato un innovativo progetto di “luxury accessories in rafia” in grado di unire etica e bellezza e che, a tre anni di distanza, riscuote un successo incredibile. L’idea è di supportare la vita delle famiglie delle artigiane, che in Madagascar lavorano la rafia, attraverso percorsi professionali e formativi per garantire un futuro migliore all’intera comunità.

Forse non tutti sanno che la rafia, a differenza della paglia (che è uno scarto della trebbiatura), è una vera e propria pianta, una palma le cui foglie sono composte da una fibra molto forte che può essere utilizzata in diversi ambiti. La rafia sostenibile diventa quindi una it-bag: voi, quale sceglierete?

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