Se ne va un’icona assoluta. Elisabetta II, nata Elizabeth Alexandra Mary, ha governato per settant’anni il Regno Unito, attraversando epoche storiche e cambiamenti con coerenza e un senso del dovere impareggiabile. Se alla guida del Paese il suo motto è sempre stato “mai lamentarsi, mai dare spiegazioni", in fatto di moda non ha mai nascosto la necessità di essere “vista”, come tuona un’antica regola di Buckingham Palace: "I have to be seen to be believed" (devo essere vista per essere creduta). Per questo tutti noi l’abbiamo sempre ammirata con tailleur, cappotti, soprabiti e i suoi superlativi cappellini in tantissime tonalità diverse e colori, specie negli ultimi tempi davvero sgargianti, quasi fluo. Dagli anni Novanta, la sua fidata stylist, Angela Kelly, ha scelto per lei le combinazioni più glamour, selezionando con cura ogni dettaglio. Ci sono accessori che non mancavano mai nel suo outfit e che addirittura lanciavano messaggi segreti al suo staff. Come le spille, con simboli che richiamavano la casata dei Windsor, impreziosite da diamanti di inestimabile valore, rigorosamente appuntate in alto sinistra o sul colletto del cappotto. Ogni abito poi aveva il suo ombrello trasparente e dettagli in tinta, realizzato da Fulton Umbrellas. Altro pezzo fondamentale, parte integrante del suo stile iconico, era la borsetta a braccio, una Launer al cui interno lasciava sempre un rossetto, un fazzoletto e una foto del principe Filippo. Anche le scarpe, mocassini in pelle di vitello per lo più di vernice nera e con una fibbia d’ottone, hanno contraddistinto fin dal principio l’eleganza della Sovrana e venivano prodotte a mano da Anello & Davide, calzolai italiani di Kensington. I più informati fanno sapere che ogni paio di scarpe costava circa mille sterline, ma la Regina, famosa per il suo carattere parsimonioso e poco sfarzoso, le indossava per anni e faceva rifare spesso i tacchi. In veste non formale, nella sua amata tenuta di Balmoral, per la vita in campagna, a contatto con la natura, insieme agli inseparabili cani corgi e agli amatissimi cavalli, privilegiava indossare kilt e gonne in tartan e, come copricapo, un foulard dai colori tenui.
Memorabile la sua partecipazione alla London Fashion Week del 2018 seduta accanto ad Anna Wintour, per premiare con il “Queen Elizabeth II Award for British Design”, Richard Queen. Una cosa è certa: il suo stile disinvolto, il fascino regale e il suo senso dell’umorismo continueranno a ispirare per generazioni i trend futuri.