Storie del territorio - 23 dicembre 2022, 10:49

La “magica” Lessinia da esplorare (e fotografare)

La “magica” Lessinia da esplorare (e fotografare)

Sono immagini che raffigurano panorami spettacolari e che fanno viaggiare con la mente, quelle che si vedono sui canali social di “Magica Lessinia”. Scatti di un territorio per noi vicino e spesso sinonimo di ricordi d’infanzia, un luogo talmente indelebile nel nostro cuore che non può rimanere lì. La storia di Stefano Brutti comincia proprio così: dall’amore per le montagne veronesi fino ad arrivare a un’associazione culturale volta proprio a promuoverle, “Magica Lessinia”.

Come nasce questa realtà?

Nasce tutto da un’idea, avuta nel 2013, dalla mia passione per la fotografia e dall’amore per la montagna veronese, dove i miei nonni sono cresciuti. Sin da bambino ho esplorato insieme al mio papà ogni malga e contrada: la curiosità e la passione, dunque, mi hanno spinto a voler creare qualcosa che valorizzasse questi territori, come meritano di essere valorizzati. Ho aperto quindi la pagina su Facebook, dove postavo i miei scatti, prima solo per i miei amici e poi, grazie a un grande lavoro di passaparola, è cresciuta esponenzialmente e i numeri sono diventati abbastanza importanti. Nel 2019, insieme alla mia compagna, Susi Binato, l’ho poi trasformata in una vera e propria associazione culturale. La mission è chiara: promuovere e sviluppare la conoscenza della Lessinia a 360°: territorio, cultura, flora e fauna. Abbiamo iniziato a realizzare escursioni sul territorio e teniamo corsi di orientamento, di fotografia e cucina con erbe officinali.

I corsi sono gestiti interamente da voi?

Collaboriamo con delle guide escursionistiche e con altre associazioni senza scopo di lucro che operano sul territorio. Siamo molto aperti al confronto con tutti e ci teniamo a fare rete, per incrementare il turismo e la conoscenza della Lessinia anche al di fuori della nostra “cerchia”. Siamo stati anche tra i promotori del Film Festival della Lessinia sui nostri canali, quest’anno. Durante il lockdown abbiamo raccolto dei fondi che abbiamo destinato alla Protezione Civile per l’acquisto di un defibrillatore da mettere a disposizione alle jeep che escono sul territorio: è un traguardo di cui sono molto contento e che ci ha portato un riscontro positivo anche per quanto riguarda le istituzioni politiche di Bosco Chiesanuova.

Quanto impegno richiede gestire un’associazione così consolidata e ricca di eventi?

Ci porta via tantissimo tempo! Ci scrivono a ogni ora, del giorno e della notte (ride, NdR). Il gruppo ormai è ben consolidato, siamo presenti su Facebook, Instagram e Telegram, quindi le notifiche arrivano da ogni canale. Ci aiuta un social media manager per la parte di Instagram, fortunatamente. Ma è un lavoro molto soddisfacente e soprattutto abbiamo mantenuto fede da sempre al nostro obiettivo: mettere la Lessinia al centro di tutto.

Da dove deriva il nome “Magica Lessinia”?

Quando i miei amici mi hanno spronato a creare una pagina Facebook dedicata alla Lessinia, mi sono completamente bloccato sulla scelta del nome. A casa ho trovato dei poster della Provincia di Verona con raffigurate le pietre di confine e riportavano questo claim: “Lessinia = Magia”. Queste due parole sono state per me un colpo di fulmine: da lì è nato quindi “Magica Lessinia” e tutto l’universo che vi gravita attorno.

E infatti è un hashtag che circola molto sui social…

Sì, infatti pensavamo di creare dei gadget legati a questo nome, in occasione degli eventi che realizziamo, da regalare magari con l’iscrizione all’associazione. Dopotutto siamo un’associazione senza scopo di lucro, dunque tutto quello che raccogliamo dagli eventi e dai corsi poi lo reinvestiamo per il territorio o per questi gadget. A breve usciranno le bandane, e poi vedremo cos’altro ci verrà in mente.

Sui vostri canali vedo che condividete molti scatti realizzati da fotografi professionisti, sono loro a inviarvi i contenuti?

Sì. Tra i soci dell’associazione ci sono alcuni fotografi professionisti, come Matteo Molinaroli e Mattia Rinaldi e poi altri amici come Marco Malvezzi e molti altri. Ci mandano le foto, ma poi diamo spazio a tutti, anche a chi si approccia per la prima volta al mondo della fotografia.

Valentina Ceriani

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