Storie di persone - 01 marzo 2023, 17:28

«Nel mio destino c'era Pablo»

«Nel mio destino c'era Pablo»

L’affetto e la fiducia di un gatto, spesso e volentieri, non sono incondizionati. Vanno conquistati giorno dopo giorno, carezza dopo carezza (ma non troppe), pasto dopo pasto. Ma chi ha la pazienza per arrivare lì, nel cuore di un felino, ci rimarrà per sempre. Un po’ come è successo a Debora Segala. Graphic designer, illustratrice e artigiana, nel 2020 ha dato rifugio a Pablo: un vecchio gatto randagio che si è presentato nel suo giardino in piena pandemia. Malconcio e senza molta fiducia nel genere umano, Pablo ha cominciato ad avvicinarsi a Debora con diffidenza, fino a entrare in casa diventando membro della famiglia. Nel 2021 Debora ha deciso di mettere nero (o meglio, colore) su bianco la storia di questo gatto sensazionale e, nel 2022, è nato il libro “Una sciarpa per Pablo”.

Da dove viene l’amore per i gatti, Debora?

Sono sempre stata circondata da gatti e devo dire che essendo anche figlia unica, ho trovato la mia compagnia anche nei gatti. Nel 2018, poi, ho iniziato a dare vita alle mie creazioni, tutte a tema gatto. Sono partita dalle cose basiche: orecchini, peluches e cuscini. Poi la vera svolta è stata nel 2020, quando mi sono comprata una tavoletta grafica e ho iniziato a fare illustrazioni che inizialmente dovevano restare solo sui social. Ho visto che piacevano molto e sono andate a ruba.

Il 2020 è stato anche l’anno di arrivo di Pablo…

Sì, penso sia stato uno di quei gatti che purtroppo sono stati abbandonati durante la pandemia. Era selvatico e molto vecchio. Non si fidava e io non mi avvicinavo troppo per non spaventarlo, ma gli lasciavo sempre del cibo. Piano piano siamo riusciti ad accarezzarlo e con il cibo l'abbiamo sempre più avvicinato. Lui era un grandissimo coccolone e ha riscoperto l'amore. Una volta entrato in casa non se ne è più andato. Penso che Pablo sia arrivato perché era destino altrimenti oggi non saremmo qui e non avrei scritto la sua storia. Tra l’altro, parte della vendita va in beneficenza a una colonia felina, “Oasi Stragatti”.

Cosa c’entra la sciarpa, che è al collo anche dei gatti che crei?

È nato tutto dal fatto che io sono innamorata dell'artigianato e io vedevo sempre le mie nonne che creavano i maglioni, le coperte, le sciarpe. Ho fatto anche un corso per imparare a fare le sciarpe e mi è piaciuto abbinare il gatto di pezza con un qualcosa di umano, una sciarpa. Le persone quando vedono i peluches con le sciarpe sono entusiasti.

Quando hai iniziato a scrivere il libro?

L’avevo pensato ancora nel 2021, ma ho iniziato a scriverlo il 2 giugno 2022. Avevo tempo per pensare e da allora ho sempre continuato a lavorarci fino al novembre dell’anno scorso.

Qual è il ricordo più bello che hai di Pablo?

Ricordo Pablo che stava con me in laboratorio: mi teneva compagnia nelle mie creazioni. Era un gatto che cercava compagnia in modo silenzioso.

Nel tuo futuro cosa c’è, Debora?

Vorrei diventare illustratrice di professione e scrivere qualche altro libro, visto che le persone stanno apprezzando questo e non me lo aspettavo proprio.

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Giorgia Preti

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