Storie di persone - 04 marzo 2023, 17:37

“Accanirsi” sui libri fa bene

“Accanirsi” sui libri fa bene

Chiamiamoli come vogliamo: club dei libri, club di lettori, club di lettura. Ci sono tanti modi per definire un gruppo di persone che si ritrova a cadenze specifiche per discutere insieme di un determinato libro. Poi c’è lui: il “Club delle accanite lettrici e degli accaniti lettori”. Un piccolo paradiso letterario nel cuore della Valpolicella, che riunisce appassionati “divoratori” di libri. La perla rara di questo gruppo sta nel fatto che la lettura dell’opera scelta viene fatta a voce alta durante gli incontri, ogni lunedì sera. Ed ecco che i famosi “blue monday” (i lunedì tristi), diventano parentesi felici di cui non si può più fare a meno, come ci ha confidato la presidente Roberta Cattano.

Quando è nato il club, Roberta?

Nel 2009 abbiamo deciso di fondare l’associazione “Botta & Risposta”, che promuove la lettura e la letteratura. E in concomitanza è nato anche il “Club delle accanite lettrici e degli accaniti lettori”. All’inizio, non avendo una sede, ci siamo riuniti nel salotto di Villa Monteleone, una bellissima villa nel cuore della Valpolicella, e abbiamo trovato ospitalità nel salotto della signora Raimondi. Da lì è cominciata la nostra avventura. Ora ci riuniamo nella sala incontri della Valpolicella Benaco Banca che è il nostro main sponsor.

All’inizio eravate solo donne, ma alla fine si sono aggiunti anche uomini…

Sì, abbiamo ingolosito anche l’altra metà del cielo (ride, ndr). E poi leggere ad alta voce assieme, quindi praticare questa lettura condivisa è particolare: siamo stati i primi in Italia a proporre questa modalità e pian piano ha avvicinato anche gli uomini.

Come funziona un vostro incontro?

Scegliamo un libro insieme e lo leggiamo ad alta voce durante nel corso di sei incontri, il lunedì sera. Il libro viene suddiviso tra i partecipanti e dopo si commenta assieme quanto si è letto: impressioni, emozioni. Ogni tanto ci gustiamo insieme anche una tisana o un amaro e, visto che siamo in Valpolicella, anche qualche bollicina. Spesso poi organizziamo anche incontri con gli autori, quindi si ha l’opportunità di discutere del libro con chi l’ha scritto.

Il primo libro che avete letto?

“Agnes Browne mamma”. Siccome era il primo libro volevo che fosse divertente da leggere e la copertina era verde speranza, quindi era perfetto.

Il tuo libro preferito?

Quando lo dico mi prendono sempre in giro, ma il mio libro preferito è “Ulisse” di James Joyce. La mia è una formazione classica umanistica, ho studiato lingue e letterature moderne, quindi amo la letteratura e i modernisti in particolare, come Joyce.

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Giorgia Preti

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