Quante volte avete sofferto pensando al vostro amico a quattro zampe solo tutto il giorno perché voi dovete andare a lavorare? La nostra vita domestica cambia con il loro arrivo e se trasferissimo questo benessere anche sul luogo di lavoro...con loro? In Giappone questa tendenza è sempre più sdoganata e sta diventando la normalità in alcune aziende; diversi studi, infatti, confermano i benefici a lungo termine ricavati da un'esperienza di questo tipo, dove la presenza del proprio cane o gatto andrebbe a ridurre lo stress, aumentando la produttività anche dei colleghi, favorendo la socializzazione e la creatività.
Inoltre, essere pet-friendly riduce l'ansia da prestazione e il tasso d'assenteismo, alimentando il gioco di squadra e facendo crescere l'azienda. Una prassi, questa, che si è consolidata a livello internazionale, ma non nel nostro Paese, dove non esiste una normativa di riferimento. Ad aprire le danze, in Italia, è stato l’ente pubblico Ats a Brescia, che ha dato vita all’iniziativa “Al lavoro con il tuo cane”. Quest'ultima ha un regolamento ben preciso, come l'aver acquisito il patentino e possedere il libretto sanitario dell'animale, con i relativi controlli e profilassi vaccinali. In ogni caso, un esperimento vincente.
Le linee guida
Secondo l'articolo 2087 del Codice Civile si impone la salvaguardia della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, quindi in alcuni sarà vietato, come ospedali o stabilimenti industriali con lavorazioni ad alto rischio. Inoltre, bisogna tenere conto di paure e allergie dei colleghi, abilitando degli spazi riservati agli animali dove possono giocare e riposare, in attesa della fine della giornata del loro umano, o alternando lo spazio dell'ufficio a questo. Ovviamente devono essere rispettate le regole e le prescrizioni del Ministero della Salute, riguardanti l'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani, con obbligo di guinzaglio, di museruola (se richiesto), registrazione all'Anagrafe canina e dotazione di microchip. Le aziende posso richiedere polizze assicurative ai loro dipendenti nel caso di danni causati dall'animale. Sono quindi le singole aziende a decidere su questa possibilità, dotandosi di uno specifico regolamento interno, come alcune grandi multinazionali tra cui: Nintendo, Google Italia, Gruppo Unicredit e Mars Italia.
Nel frattempo, sul territorio nazionale sono presenti anche tanti cat cafè, dove a far da padroni sono i gatti, che ci faranno staccare la mente dal lavoro, per una pausa pranzo, la merenda o un semplice break coccoloso.