Storie di persone | 11 aprile 2023, 11:43

Molto più che "influencer"

Molto più che "influencer"

Maldive, Abu Dhabi, Dubai, Egitto e chi più ne ha più ne metta. Non esistono confini per Alex Camara e Valentina Raso, giovane coppia veronese di content creator e food & travel influencer classe 1994, che da anni “nutrono” la propria community facendole esplorare il mondo attraverso i social, che sono diventati un vero e proprio lavoro. Viaggi e cibo sono le "chiavi" attraverso le quali Valentina e Alex si raccontano agli oltre 100mila follower ciascuno su Instagram. Ma è su TikTok, il social del momento, che il pubblico raggiunge cifre da capogiro contando oltre 700mila follower a testa. Il segreto del loro successo? Per Valentina si tratta di uscire dall’ordinario, proponendo itinerari turistici insoliti. Per Alex l’ingrediente che non deve mai mancare nella ricetta per i suoi video è la simpatia e la ricerca della particolarità gastronomica. E Verona, in tutto questo viaggiare, resta il porto sicuro dove entrambi tornano sempre e di cui non si stancano mai di parlare, perché essere local sembra essere rimasto l’unico modo per “fare rumore” in un mondo in cui, proprio grazie ai social, non esistono più frontiere. Forse è proprio per questo che la Regione Veneto, nell’ambito del progetto “Veneto Creators”, ha chiamato Valentina per far parte della squadra di 28 influencer veneti che, armati di smartphone, promuoveranno il turismo nella Regione attraverso i loro canali social fino a giugno. Valentina sarà una dei quattro membri del team veronese (composto anche da Alessandra Van Zwan, Fabio Vicentini e Giulia Mischi, ndr) che avrà il compito di raccontare la nostra città e le esperienze che può offrire. Le idee non mancano e la soddisfazione per questo incarico è tanta, a partire dal significato più profondo che rappresenta questo progetto: la testimonianza che anche le istituzioni stanno iniziando a capire il ruolo strategico che figure come gli influencer possono giocare nella promozione turistica (e non solo).

Ragazzi, come siete arrivati a diventare content creator e influencer?

Valentina: È un lavoro che nasce da una grandissima passione per i social e che negli anni si è unita alla nostra passione per quello che è il mondo dei viaggi, della scoperta e del cibo. Abbiamo iniziato prima del 2015 ad appassionarci fino a trasformarlo in un vero e proprio lavoro. Abbiamo cominciato raccontando quello che era il nostro territorio attraverso le nostre pagine di “Verona Social”, “Visit Verona”, “Verona Food”. E poi abbiamo proseguito occupandoci di quelli che erano i canali social di altre aziende, di brand del territorio e non solo. Con l'avvento di Instagram e poi di TikTok, abbiamo cominciato a raccontare quella che è la nostra passione per i viaggi, per il mondo, per i cibi più particolari, più insoliti. Da un semplice racconto abbiamo costruito dei blog, poi sono arrivate le prime collaborazioni con strutture turistiche, tour operator, enti del turismo e oggi eccoci qui: la nostra professione è raccontare e promuovere quello che è il territorio intorno a noi, ma non solo.

Entriamo nel tecnico: qual è la differenza tra content creator e influencer?

Alex: È una domanda che si pongono in tanti e molti pensano che si tratti della stessa figura. Invece c'è una grande differenza: il creator è colui che crea un contenuto per altre persone, brand o aziende senza metterci la faccia. L'influencer è colui che ha già un pubblico e quindi influenza altre persone mettendoci la faccia. Ovviamente ci sono poi gli influencer-creator, però non per forza una persona deve fare entrambe le cose.

Parlando di contenuti: quanto lavoro c’è dietro un normale video da 40 secondi che pubblicate su TikTok o su Instagram?

V: Non c'è un tempo standard però facciamo un esempio. Nel momento in cui sappiamo che andremo a fare una determinata esperienza, che sia nell'ambito dei viaggi o del food, è fondamentale avere un'idea dei punti di forza di questa esperienza. Dopodiché, una volta arrivati in loco, si parla con il cliente e si cerca di capire dove vogliono puntare. Quindi giriamo i video e, una volta raccolto tutto il materiale, partiamo con l'editing montando i filmati per creare un video di circa 40 secondi. A quel punto si scrive il “voice over”, viene registrata la voce e vengono messi i sottotitoli, che sono fondamentali soprattutto ora che Instagram ha tolto il suono da molti video. Infine, il contenuto viene pubblicato. Di conseguenza, a parte la realizzazione, il montaggio può occupare da un’ora fino a tre o quattro ore, per quanto siano poi effettivamente solo 40 secondi.

Parlando di comunicazione è chiaro che i social piacciono sempre di più a tante aziende e brand. Perché?

A: Perché ormai le piattaforme sono abituate a darti sempre più contenuti inerenti a quello che ti piace. Quindi, giustamente, se a te piacciono i viaggi sarai bombardata sempre di più con contenuti, articoli o video dedicati ai viaggi. Facebook purtroppo non funziona ancora così bene, Instagram è meglio, ma è TikTok ad essere perfetto: il suo algoritmo è impressionante perché va a colpire esattamente tutte quelle persone che sono interessate a quel determinato argomento. Un altro punto a favore è la capacità di tenere le persone incollate allo schermo dello smartphone, che diventa un vantaggio anche per le aziende.

Quindi, meglio Instagram o TikTok?

V: Io mi colloco nel mezzo. Da una parte TikTok è stato per me una rampa di lancio perché mi ha permesso di arrivare a tantissime persone. Però dall'altra parte, devo essere sincera, i brand molto spesso sono ancora legati a Instagram e quindi è più facile che cerchino collaborazioni su questa piattaforma.

A: Per me dipende sempre dall'obiettivo. Dal punto di vista aziendale ti direi TikTok, dal punto di vista di contenuti, però, Instagram ti dà le storie che valgono ancora molto di più che su TikTok e quindi fidelizza di più l'utente che già ti segue. Per prendere dei nuovi utenti è meglio TikTok perché arrivi ad un pubblico in maniera organica molto più facilmente che su Instagram.

Entrambi avete centinaia di migliaia di follower sia su Instagram che su TikTok. Qual è il vostro segreto per il successo?

V: Il mio obiettivo è sempre stato quello di raccontare il mondo dei viaggi con un occhio diverso, per andare oltre quello che è l'itinerario solito, i tipici monumenti o le tappe che troviamo già cercando su Google. Ho sempre cercato di parlare con i “local”, scoprire tutto ciò che c'è di insolito, di particolare. E le persone lo hanno apprezzato.

A: Per me potrebbe essere il fatto che cerco di trasmettere sempre tanta allegria, tanta simpatia nei video, perché secondo me chi dedica del tempo a stare sui social vuole vedere qualcosa di simpatico. Non cerco di cavalcare argomenti di tendenza, ma temi dedicati al settore dei viaggi o del cibo.

Come gestite, invece, gli “haters”?

V: Io credo che non abbia senso confrontarsi con chi sta semplicemente lanciando odio casuale. Ovviamente non è piacevole ricevere commenti di un certo tipo, ma purtroppo dopo un po’ ci fai il callo. Ti rendi conto che ci saranno sempre persone in disaccordo su quello che ho da dire, su come sono vestita, sulla mia faccia, sul fatto che ho un piercing al naso.

A: Anche io non do tanto peso a chi critica. Però sicuramente la miglior cosa è lasciarsi scivolare tutto addosso. Essendo davanti a un pubblico molto ampio, devi essere preparato perché c’è chi va meno pesante e chi va molto pesante con i commenti. E la cosa paradossale è che, spesso, quelli che ti insultano sono anche quelli che ti seguono di più e che magari se ti incontrano per strada ti chiedono la foto. È già successo (ride, ndr).

Andiamo a “Veneto Creators”. Tu, Valentina, sei stata selezionata dalla Regione con altri 27 influencer. Una bella soddisfazione…

V: Assolutamente. Io sono tra i quattro creator scelti per il territorio di Verona e tra aprile e giugno racconterò, con alcuni video, quelli che sono i tratti del territorio che più mi piacciono. Siamo stati lasciati molto liberi a livello di scelta di che cosa raccontare. Ognuno di noi dovrà produrre due contenuti singoli sul proprio profilo e un contenuto di squadra che verrà pubblicato sulle pagine della Regione e poi a giugno verranno scelte le tre squadre vincitrici del concorso. Sono molto contenta che sia stato fatto questo progetto, anche perché dà la possibilità a noi creator di raccontarci e avere un riconoscimento da parte della Regione.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?

V: Mi aspetto di incontrare tante persone con le quali condividere quella che è la mia passione per la creazione di contenuti, ognuno nel suo ambito: c'è chi parla di fashion, chi parla di viaggi sostenibili, chi parla di cucina e chi, come me, parla di esperienze e food.

Visto che si parla di turismo, qual è stato il viaggio più significativo che avete fatto?

A: Secondo me ogni posto è un'esperienza unica, anche solo per il fatto di conoscere una cultura diversa. Io sono rimasto molto impressionato dal Kenya, dove abbiamo potuto vedere com'era la cultura africana, conoscere il popolo locale e fare tante esperienze particolari, come il Safari.

V: Al mio primo posto ci sono le Maldive, il mio cuore batte per le Maldive. (ride, ndr) Sembrerà un po’ scontato, ma amo follemente il mare, il sole, la possibilità di provare frutti esotici, di fare escursioni che ti portano a nuotare nel mare aperto con squali, tartarughe, delfini.

E il vostro luogo del cuore di Verona?

A: Sicuramente, per l'impatto emozionale, dico Castel San Pietro, che ti regala dei tramonti unici. 

V: Anche a me Castel San Pietro piace tantissimo, ma direi che il mio luogo del cuore è l’Arena: entrarci è qualcosa di spettacolare che ti lascia senza fiato. Molti dicono “vabbè, la vedo solo da fuori”. No, entrate perché ne vale davvero la pena.

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Giorgia Preti