Cultura e spettacoli | 03 maggio 2023, 10:06

Cosa è restato degli anni '80. Stagione 1 - Episodio 4: le F1 Bburago & Polistil

Cosa è restato degli anni '80. Stagione 1 - Episodio 4: le F1 Bburago & Polistil

Siamo italiani, tifiamo Ferrari.

Io, nel tempo, ne ho collezionate parecchie. Ovviamente - e aggiungerei “ahimè” - parliamo di modellini. Tre, tra i tanti, prodotti negli anni ‘80 in scala 1/24, sono la 126 CK della Polistil (la stessa famosa per le piste elettriche) e le Bburago 126 C2B e 126 C4.

La 126 CK venne utilizzata nel campionato di Formula 1 del 1981 da Gilles Villeneuve e Didier Pironi, le prime con la storica numerazione 27/28. Villeneuve fu protagonista di tre gare indimenticabili: Monaco (vittoria grazie al sorpasso “impossibile” a quattro giri dalla bandiera a scacchi sul campione del mondo 1980 Alan Jones), Spagna (partito settimo, terzo alla fine del primo giro, secondo all’inizio del secondo, passò in testa al 14° giro e vi restò fino all’80°, tallonato per 66 giri da 4 monoposto racchiuse, all’arrivo, in soli 1 secondo e 231 millesimi) e Canada (terzo sul podio, con l’alettone anteriore sollevato per tre giri fino al completo distacco, sotto una pioggia battente, con visibilità compromessa; impresa – o follia – oggi inaccettabile per le norme di sicurezza riportate nei regolamenti FIA).

La 126 C2B, derivata dalla superlativa quanto maledetta C2 che vinse il campionato costruttori del 1982 nonostante la morte di Villeneuve e il grave infortunio di Pironi, venne utilizzata a inizio 1983 dalla coppia francese Patrick Tambay e Rene Arnoux (piloti che ho avuto il piacere di incontrare) per passare poi alla C3 e dare alla Ferrari l’ultima vittoria tra i costruttori prima dell’era Schumacher.

La 126 C4 ha gareggiato nel campionato 1984 con Michele Alboreto, ultimo italiano ad aver vinto una gara con una Ferrari F1. Nonostante una pole e una vittoria al GP del Belgio e il secondo posto nella classifica Costruttori, grazie anche al contributo del compagno di scuderia Renè Arnoux, fu un anno deludente paragonando i risultati delle Mc Laren MP4/2 motorizzate Porsche (e sì, ho pure quella. Non ho detto che tifo “esclusivamente” Ferrari).

Le Bburago erano prodotte a Burago di Molgora (all’epoca in provincia di Milano, oggi Monza-Brianza), mentre la Polistil aveva sede a Milano e stabilimento di produzione a Chiari (in provincia di Brescia). Entrambe le aziende hanno purtroppo chiuso da tempo, mentre i marchi sono stati acquistati da un grosso gruppo cinese, perdendo però tutto il fascino dei modelli “made in Italy” del passato.

Alla prossima, VROOOOM!

Fabio Fabbrizi