Community | 23 maggio 2023, 11:00

Case Green: cosa prevede la normativa Europea?

Notaio Mario Sartori, Titolare Studio Notarile Sartori

Notaio Mario Sartori, Titolare Studio Notarile Sartori

Dall’UE è arrivato il via libera definitivo al mandato negoziale, su una proposta di legge da parte dei singoli Stati aderenti, per aumentare il tasso di ristrutturazione degli edifici e per ridurre il consumo energetico e le emissioni nel settore edilizio. Si tratta della cosiddetta Direttiva sulla “Casa Green” per l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa e sulle misure di risparmio energetico.

L’obiettivo di tale Direttiva, secondo la Commissione Europea, è quello di agire prioritariamente sul 15% degli edifici più energivori classificati nei vari Paesi in classe G, che in Italia si stima siano di 1,8 milioni su un totale di 12 milioni di edifici residenziali. Altro punto, aumentare il tasso di riqualificazione degli edifici in Europa, responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Si punta anche a ridurre del 55% i consumi e le emissioni di CO2 nel settore edilizio entro il 2030, in modo da raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e a contenere la povertà energetica e le emissioni nocive, garantendo migliori ambienti di vita e, in generale, un miglioramento del benessere abitativo di milioni di persone.

Per fare questo, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028, cioè dovranno dotarsi di tecnologie solari entro tale data, con una scadenza anticipata al 2026 per gli edifici pubblici, mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni rilevanti la data limite è il 2032.

Gli edifici residenziali già esistenti dovranno raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030 (entro il 2027 per quelli non residenziali) e la classe energetica D entro il 2033 (entro il 2030 per quelli pubblici).

Di conseguenza chi possiede un edificio in classe energetica G sarà obbligato a ristrutturalo per migliorarne l’efficientamento energetico. Con la nuova normativa entrambi gli obiettivi sopra citati per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti a livello europeo e si prevede un taglio dei consumi energetici di 

circa il 25%.

Ci sono anche delle deroghe. Sono esclusi da questi obblighi tutti i monumenti, gli edifici di particolare pregio storico, architettonico e religioso; immobili dell’edilizia sociale pubblica in cui gli interventi di riqualificazione porterebbero ad un aumento degli affitti non compensati dai risparmi in bolletta; seconde case; mmobili autonomi di superficie inferiore ai 50 mq.

Sono altresì vietati i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili dal 2035 negli impianti di riscaldamento per gli edifici di nuova costruzione e per quelli sottoposti a ristrutturazioni profonde e importanti.

Gli effetti in Italia della Direttiva sulla casa “Green”.

Prosegue in Italia il dibattito politico e sociale sulla Direttiva Europea per l’adeguamento energetico ed in particolare sugli effetti che tale Direttiva può avere su un patrimonio immobiliare costituito da edifici di pregio storico, architettonico sottoposto a vincoli, e sul un clima ben diverso da quello dei Paesi del Nord Europa interessati anche da condizioni climatiche differenti.

Va ancora considerato l’impatto economico della Direttiva sulle famiglie a favore delle quali sarà necessaria una incentivazione fiscale appropriata, prevedendo da parte dei singoli Stati, dei piani nazionali di ristrutturazione degli immobili tenuto conto che sono circa 9 milioni gli edifici che hanno bisogno di interventi per poter arrivare a rispettare le norme della Direttiva in tempi utili, secondo le stime dell’ANCE.

Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche, così come previsto dalla Direttiva, dovranno essere effettuati, al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio.

Quali interventi per rendere green una casa?

Per essere considerato come “Green”, un edificio deve utilizzare tecnologie e materiali sostenibili quali:

 

  • impianti fotovoltaici obbligatori per tutti i nuovi edifici, interventi che rappresentano un importante passo avanti verso un futuro sempre 
  • più sostenibile e a basso 
  • impatto ambientale: 
  • entro il 2026 dovranno avere i pannelli solari tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con 
  • area utile maggiore di 250 
  • metri quadrati;
  • entro il 2027 l’obbligo sarà previsto anche per gli edifici già esistenti della stessa tipologia;
  • dal 2029 l’obbligo di installazione dei pannelli solari dovrà riguardare tutti i nuovi edifici residenziali;
  • isolamento acustico e termico 
  • con i nuovi cappotti termici;
  • impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC);
  • infissi a bassa emissività;
  • sostituzione delle vecchie caldaie a gas, considerate impianti inquinanti e che dovrebbero del tutto scomparire entro il 2029.

L’obiettivo, grazie ai lavori di riqualificazione energetica, è quello di ottenere un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’immobile.

Leggi Obiettivo Sostenibilità 2023 

Redazione Verona Network