Storie di persone | 12 luglio 2023, 10:04

Campioni mondiali di rafting “made in” Verona

Campioni mondiali di rafting “made in” Verona

Uno sport estremamente di squadra, dove la cooperazione e la collaborazione tra atleti è fondante per la riuscita del risultato. Con queste premesse, forte anche del grande allenamento e preparazione ricevuti, la squadra italiana mista maschi e femmine della Nazionale Italiana di Rafting per la categoria Under 19 e Under 23 ha vinto il titolo della Categoria ai Mondiali, svoltisi in Valtellina tra il 26 giugno e il 2 luglio. Un risultato ancora più importante perché condiviso tra ragazzi e ragazze, queste ultime tutte under 19 e partecipanti per la prima volta ad una competizione di questa caratura.

«La preparazione per noi ragazze è stata un po’ più travagliata, siamo partite effettivamente nel 2021, sull’onda della vittoria dei ragazzi di quell’anno - spiega una delle componenti del team, Giada De Bon. - La nostra squadra, composta oltre che da me anche da Maria Martini, Vittoria Braggio ed Elisa Becchelli,  è cambiata nel tempo ma a settembre scorso avevamo definito il quartetto. L’obiettivo della stagione era qualificarsi ai mondiali e ci siamo riuscite, partecipando come miglior Under 19. Un grande lavoro di squadra sia fisico che psicologico, di gestione anche della tensione. Perché un grande insegnamento che dà il rafting è anche la capacità di saper collaborare».  

Tutti i ragazzi e le ragazze selezionati per la Nazionale fanno parte della squadra Rafting Team Verona, selezionata in aprile dalla Federazione Rafting e preparati al Mondiale dall’allenatore Paolo Benciolini. Della squadra maschile fanno parte, oltre a Lorenzo Mastella, anche Zeno e Fabio Martini, e Pietro Fratton. Una squadra da tempo consolidata, riuscita in questo mondiale nella categoria maschile ad arrivare complessivamente al terzo posto, con quarto gradino nella downriver, primato nello slalom, terzo posto nella RX. 

Ma la vittoria in squadra mista è un risultato ancora più importante, perché dimostra un grande affiatamento nonostante gli allenamenti siano molto rari in questi casi: «In squadra eravamo presenti io, Giada De Bon, i fratelli Maria e Zeno Martini e, così come nelle gare maschili e femminili, tre erano le discipline in cui dovevamo confrontarci - spiega Lorenzo Mastella. - Il downriver, un tratto di fiume dai 4 ai 10 km per una gara di 30 minuti, in cui vince chi ci impiega meno tempo, la prova di slalom, un percorso tra paline rosse e verdi in cui anche qui vince il più veloce. C’è poi l’RX, composto da una prima parte con una qualifica a due squadre a tempo e poi una seconda basata su un percorso, il primo che arriva passa il turno per poi scontrarsi a torneo di tennis, ad eliminazione diretta. Ogni gara di rafting è composta da queste tre discipline, premiate singolarmente ma poi anche nella somma dei punteggi. Nel team misto siamo riusciti ad arrivare secondi nella downriver, primi in RX e slalom, risultando così campioni del mondo». 

Una disciplina, il rafting, non ancora inserita all’interno delle Olimpiadi ma che in questi anni sta lavorando per poter raggiungere questo obiettivo. «Oltre ai team maschili e femminili, in aggiunta al misto, è presente anche la categoria paralimpica, in cui scendono in acqua due atleti para e due normodotati, tra i quali c’è il nostro compagno Dario Morandi, diventato campione del mondo proprio in questa categoria. È invece vice-campione del mondo per la gara mix, di cui hanno fatto parte anche Fabio Martini, Francesca Lonardi e Sara Monini» spiega Mastella.

Tanta è la preparazione durante l’anno, fatta di palestra e lavoro sul fiume, in base poi anche alle varie tipologie di gare: «Diciamo che il downriver allena la nostra forza, lo slalom è tecnica pura, l’RX è strategia - aggiunge De Bon. - La vita da atleti è un bell’impegno, tra gli allenamenti, i raduni e le gare quindi è abbastanza complicato far conciliare tutto, anche perché tra noi ragazze tre facevano la maturità» conclude De Bon. «Ma ne vale sempre la pena, perché abbiamo avuto l’opportunità di conoscere tantissimi giovani e culture diverse. Oltre che fare una nuova esperienza e raccogliere buoni risultati, che ci hanno consegnato un quinto posto come team femminile: ci siamo classificate quarte nella downriver, quinte nello slalom, settime nella RX. Dobbiamo per questo ringraziare anche i sostenitori di Rafting Team Verona, senza i quali non saremmo arrivati a questi risultati: Carrel, Enersis, GSG e InnovaGroup».

Prossimi obiettivi in Italia le ultime due gare del Campionato, a Marmore e poi a Verona. Nel 2025 i prossimi Mondiali in Argentina, con data ancora da definire.

Alice Martini