Con l’arrivo dell’estate è tornata protagonista assoluta a Verona la grande lirica areniana, quest’anno in un’edizione davvero speciale che celebra il centenario dalla prima rappresentazione de L’Aida nel tempio mondiale della musica. Un centenario cominciato nel 1913 ma celebrato solo quest’anno per le interruzioni dovute alle due Guerre Mondiali.
Ad arricchire questa speciale ricorrenza sono anche alcuni manifesti della collezione Nando Salce, prestati dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, con l’esposizione di alcune tra le più famose e storiche locandine delle rappresentazioni areniane nel corso di questo centenario all’interno di una delle sale del Museo Archeologico Nazionale di Verona fino al 10 settembre, grazie alla mostra “L’Arena di Carta”, a cura di Giovanna Falezza ed Elisabetta Pasqualin.
Un viaggio tra colori e sviluppi della grafica pubblicitaria, influenzata dalle correnti artistiche del Novecento che hanno trasformato i semplici “avvisi d’opera” della seconda metà dell’Ottocento in veri e propri manifesti pubblicitari degli spettacoli, facendo prevalere le immagini, in particolare, dei protagonisti delle vicende, al centro della cornice di rappresentazione.
Il “viaggio” arriva fino ai primi anni ’50 del Novecento, partendo dal Radames di Giovanni Zenatello sullo sfondo della Marcia trionfale del 1913, disegnato da Plinio Codognato, in cui è evidente l’intenzione di far primeggiare l’immagine, passando allo stile liberty del 1920 nei manifesti di Piero Todeschini, che invece torna a dare parte spazio anche alla parola. Uno stile più cinematografico caratterizzerà gli anni successivi con Pino Casarini, con gesti teatrali e figure plastiche. Saranno invece influenze futuristiche a segnare gli anni ’30 con colori evocativi e scene ridotte ad elementi essenziali. Un viaggio che, raccontando lo sviluppo e arricchimento del panorama di rappresentazione lirico a Verona, accosta anche uno speciale percorso nella storia della grafica pubblicitaria come vera e propria forma artistica.
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura al pubblico del Museo Archeologico Nazionale di Verona (venerdì, sabato, domenica ore 10-18) al costo del normale biglietto di ingresso.