Storie di persone | 28 luglio 2023, 09:27

L'AI non fa paura

L'AI non fa paura

Non sostituirà il pensiero critico umano, non ci ruberà il lavoro e non cercherà di sterminare l'umanità. L'intelligenza artificiale è però uno strumento da monitorare con interesse, mettendo da parte diffidenze e sentimentalismi (l'odore della carta, il tocco della penna...). Le professioni legate a quest'universo sono tante e corrono quasi più veloci di noi portando tante persone a reinventarsi proprio in questo campo, tra cui la veronese Anna Voinova. Forse nemmeno Chat GPT saprebbe descrivere in poche parole la sua professione: in maniera poetica, potremmo definirla una moderna Ermes, messaggera e anello tra aziende e tecnologia.

Di cosa si occupa nello specifico?

Mi occupo principalmente della creazione di grafica personalizzata per aziende e liberi professionisti utilizzando software di intelligenza artificiale. Uso la capacità dell'AI per ottenere risultati di alta qualità a livello di immagine, oltre che per offrire soluzioni creative e innovative. Mi piace trovare un equilibrio tra estetica visiva e l'efficacia comunicativa nel design, per creare un prodotto che catturi l'attenzione e trasmetta al tempo stesso il messaggio desiderato dall'azienda.

Quando ha iniziato a fare questo lavoro? E cosa faceva prima?

Prima mi occupavo di creare e-commerce su Shopify, poi verso la fine dell'anno scorso ho notato un vero e proprio boom nell'utilizzo di intelligenza artificiale. Non ho perso tempo, quindi, e ho subito iniziato a esplorare tutte le risorse di questo strumento. L'AI ha infatti aperto un ventaglio importante di possibilità e opportunità, ed è un settore in continua evoluzione che mi affascina incredibilmente.

Perché le aziende scelgono di affidarsi all'intelligenza artificiale, secondo lei?

Direi perché è uno strumento molto efficiente e perché migliora la produttività. C'è la possibilità di avere un prodotto fortemente personalizzato e innovativo, oltre al potenziamento della creatività. E poi, non da ultimo, la riduzione dei costi operativi. Il rischio più grande, a mio avviso, per quelle aziende che ancora non hanno abbracciato l'uso di intelligenza artificiale nei propri processi produttivi è la perdita di competitività. L'intelligenza artificiale sta diventando sempre più diffusa in molti settori e le aziende che non si adeguano rischiano di rimanere indietro.

Quali software utilizza?

Nel mio lavoro di design utilizzo principalmente Adobe Photoshop, BlueWillow, Leonardo e MidJourney. La combinazione di questi strumenti permette di offrire soluzioni creative e personalizzate, anche se in realtà mi aggiorno costantemente e cerco sempre nuovi software da sperimentare.

Come funziona il processo creativo?

Comincia tutto dalla comprensione delle esigenze e degli obiettivi del cliente, per poi passare a una fase di ricerca e ideazione. Poi sviluppo una bozza iniziale, e una volta che mi viene approvata dal cliente concludo con il raffinamento del prodotto.

E questo processo, più o meno, quanto dura?

Il tempo necessario varia in base alle specifiche, ma indicativamente direi dai due ai sette giorni.

Come si può evitare il problema di copyright nel mondo dell'illustrazione applicata all'AI?

Prima di iniziare un nuovo progetto bisogna sempre effettuare una ricerca accurata per verificare che l'idea o il concetto che si desidera realizzare non sia già stato sviluppato da un altro artista. Una volta appurato che il proprio progetto è abbastanza unico e distintivo, si può procedere. La ricerca è fondamentale.

Le hanno mai detto "lo saprei fare anch'io"?

Sì, spesso! Ci vuole molto più impegno e competenze di quanto si pensi per padroneggiare questo campo.  Quando mi viene rivolta questa osservazione rispondo sempre "ok, allora fallo".

Secondo lei, in futuro, l'intelligenza artificiale farà sempre più parte della nostra quotidianità?

Assolutamente sì. Credo che l'intelligenza artificiale continuerà a integrarsi sempre di più nella nostra vita. L'AI offre soluzioni all'avanguardia che semplificano le nostre attività quotidiane, semplifica e i processi e offre costantemente nuove opportunità.

Quando c'è stato il blocco di chat GPT si è preoccupata?

No, c'erano vie alternative per continuare a usarlo. Non si può fermare il progresso.

C'è mercato in Italia per questa professione, o non siamo ancora pronti?

È un processo graduale, che sta arrivando anche qui in Italia. Le aziende piano piano stanno riconoscendo che l'intelligenza artificiale può tornare utile per i loro prodotti e servizi. Questa professione sta finalmente cominciando a espandersi anche qui in Italia.

In quali Paesi lavora di più?

Io lavoro unicamente in Italia, per ora.

Qual è il settore dove richiedono di più l'intelligenza artificiale?

Nel marketing, senza dubbio.

Valentina Ceriani