Editoriali | 01 settembre 2023, 12:30

L'editoriale di Pantheon 146

L'editoriale di Pantheon 146

Ci stiamo lasciando alle spalle un’estate caldissima, sotto tanti punti di vista, non solo quello meteorologico. Certo, le temperature che hanno sfiorato i 40 gradi in città a fine agosto sono un campanello d’allarme che ci mette in guardia sul tema sempre più urgente e serio dei cambiamenti climatici, di cui dovremo tener conto in futuro. Ma sono anche altre le questioni che hanno reso questi mesi estivi particolarmente intensi, a partire dall’inflazione che attanaglia da tempo famiglie e imprese.

La CGIA di Mestre, osservatorio certamente attendibile e referenziato, ha calcolato, ad esempio, che al 31 dicembre 2022 l’importo medio dell’indebitamento per nucleo famigliare presente in Italia è salito a 22.710 euro. Complessivamente lo stock dei debiti bancari in capo a tutte le famiglie italiane si è attestato sul livello record di 595,1 miliardi di euro ed è aumentato del 3,5 per cento rispetto al 2021. A Verona si registra in tal senso un +4,3% sul 2021, con un impiego per famiglia nello scorso anno di 25.084 euro. Nel Belpaese i più esposti sono i milanesi con un debito medio di 35.342 euro (+5,1 per cento rispetto al 2021).

Sebbene lo stock dei debiti sia in aumento a causa del caro vita, dell’incremento del costo dei mutui e dell’impennata delle bollette che hanno segnato negativamente gran parte dell’anno scorso, la situazione, come riporta sempre l’osservatorio mestrino, è critica, ma ancora sotto controllo.

Volendo guardare però il bicchiere mezzo pieno, c’è un dato che si riflette sulla nostra economia interna che ci fa tornare il sorriso e ci fa ben sperare per i prossimi mesi, ed è quello relativo al turismo. La Camera di commercio di Verona ha elaborato i numeri dell'Ufficio di Statistica della Regione del Veneto su dati Istat, rilevando che da gennaio a maggio (con un trend positivo che si conferma anche nei mesi estivi) sono state 4,7 milioni le presenze turistiche nella provincia di Verona, un risultato che ha superato non solo quello del 2022 (+24,1%), ma anche quello del periodo pre-pandemico (+8,4% rispetto al 2019). La crescita, in particolare, è da attribuire alla performance a due cifre dei turisti stranieri (+14,0% sul 2019), mentre il dato è in calo per gli italiani (-2,1%).

Lungimirante, in questo ambito, la sinergia protocollata nero su bianco, a fine agosto, tra Mantova e Verona, due città accomunate da aspetti culturali, come il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Unesco, da vicende storiche legate alla dominazione austriaca e al sistema del Quadrilatero e da itinerari e antichi cammini che attraversano i rispettivi territori. Il giorno 29, a Palazzo Barbieri, il sindaco di Verona Damiano Tommasi e il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, alla presenza dell’assessora alla Cultura e al Turismo di Verona Marta Ugolini e del vicesindaco e assessore al Turismo di Mantova Giovanni Buvoli, hanno firmato un accordo che prevede una serie di azioni e di iniziative condivise che danno nuova vitalità all’ampio perimetro che comprende i due capoluoghi di provincia.

Nei prossimi mesi ci saranno altre partite da affrontare, non solo quella del turismo e non solo a Verona. C’è il tema energetico, delle infrastrutture, delle politiche migratorie, sociali e sanitarie. Serviranno risposte decise e responsabili, in particolare dalla politica. Crediamo che ragionare per aree vaste, cercare sinergie ed economie condivise sia la strada giusta per arrivare a soluzioni rapide ed efficaci e per evitare di ritrovarci anche quest’inverno con “temperature” fuori controllo.

Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo.

Henry Ford

Matteo Scolari

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