Editoriali | 01 dicembre 2023, 16:49

L'editoriale di Pantheon 149

L'editoriale di Pantheon 149

In questo numero di Pantheon, dedicato alla Fede e alla speranza, così vicini al Santo Natale, non possiamo non sottolineare la splendida notizia che il vescovo Domenico Pompili ha comunicato lo scorso 25 novembre dalla sede del Vescovado: «Papa Francesco verrà a Verona!». Il Pontefice, che ha definito la nostra città un “crocevia di popoli”, sarà in visita nel capoluogo scaligero sabato 18 maggio, e Verona sarà la prima tappa in Veneto proprio alla vigilia di Pentecoste, a pochi giorni dalla festa del patrono San Zeno (21 maggio), di cui quest’anno si ricordano i 1650 anni dalla morte.  

«Il primo appuntamento di Papa Francesco sarà in Arena, dove ci sarà occasione di riflettere su temi a lui e a noi cari come pace e disarmo, ecologia integrale, migrazioni, lavoro, democrazia e diritti, stili di vita» ha ricordato Pompili.

Bergoglio poi si recherà alla Casa circondariale di Montorio per una visita e la condivisione del pranzo con i detenuti, per concludere la giornata con la grande concelebrazione allo Stadio Bentegodi «dove la Chiesa e la città tutta si radunerà attorno al Pastore nel desiderio di poter continuare a portare i frutti dello Spirito Santo, tra cui appunto amore, pace e benevolenza».

Si tratta di un evento epocale, visto che nella storia della Chiesa cattolica soltanto sei pontefici sono giunti in riva all’Adige. Gli ultimi due furono Benedetto XVI nel 2006, in occasione del 4° Convegno nazionale della Chiesa italiana, svoltosi dal 16 al 20 ottobre e dedicato al tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”, e San Giovanni Paolo II, la cui visita pastorale si svolse nell’arco di due giorni, sabato 16 e domenica 17 aprile 1988. Prima di loro, Pio VI nelle giornate dell’11 e 12 maggio del 1782 e Giovanni XXIII nel 1414. Nel 1184 giunse a Verona Lucio III, e fu importante perché da quella data, per poco più di tre anni, la città divenne sede papale: Lucio III è tuttora sepolto nella Chiesa Cattedrale scaligera. Il suo successore, Urbano III, tenne la sede episcopale ancora a Verona fino al 22 settembre 1187.

La nostra città, dunque, nel 2024 avrà una nuova occasione per avere i riflettori della comunità internazionale puntati addosso. Un onere e un onore a cui siamo chiamati a contribuire tutti insieme per accogliere al meglio Francesco e per far sì che da questa presenza speciale si diffondano diversi messaggi di fiducia e serenità per il futuro.

Guerre a noi vicine, emergenze sanitarie e sociali, violenze, femminicidi, nuove povertà…sono tante le occasioni difficili e negative che ci mettono alla prova e mai come in questo momento sentiamo il bisogno di ritrovare lucidità per guardare oltre ed esempi positivi - qual è quello del Papa - per contribuire a un nuovo cambiamento.

Il 18 maggio del prossimo anno sarà una giornata di grande festa, di grande gioia e di grande emozione. Noi siamo già pronti ed entusiasti. Ti aspettiamo Francesco.

Dicono che Verona è romantica, è pittoresca; e perciò anche dialettale; è una grande citta, è capitale e provinciale ad un tempo.

Guido Piovene

Matteo Scolari

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