Cultura e spettacoli | 03 dicembre 2023, 18:51

L'Angolo del Cinema: Napoleon

L'Angolo del Cinema: Napoleon

Non ha messo tutti d’accordo questa nuova versione targata Ridley Scott della storia di Napoleone Bonaparte, tra chi voleva un approfondimento più storico e chi invece era consapevole che per rendere fruibile una storia tanto ricca di colpi di scena e influenzata da un periodo storico di così grandi cambiamenti, fosse necessario romanzare il racconto e approfondire forse da un lato più umano una figura di così così grande spessore storico.

Ma forse proprio queste motivazioni, rendono Napoleon  un lavoro di così tanto pregio, perché è stata capace di far parlare di un periodo storico e di alcuni suoi protagonisti che ancora hanno da raccontare.

La trama

Una metodica ricostruzione della storia dell’ascesa di Napoleone Bonaparte è il racconto di Napoleon, nei suoi 158 minuti di lungometraggio che alternano sanguinosi eventi e battaglie, alle travagliate vicende umane di Napoleone, in particolare la sua burrascosa relazione con Giuseppina. Dal suo successo nell’esercito francese, dopo aver assistito alla condanna a morte per ghigliottina della regina Maria Antonietta, alla prima grande battaglia, l’Assedio di Tolone, che lo consacra generale.

Caduto Robespierre nel 1794 e repressa l’insurrezione realista del 5 ottobre 1795, Napoleone vive momenti di gloria in Egitto nella Battaglia delle Piramidi (1798) parallelamente al suo vivace matrimonio con la vedova e aristocratica Giuseppina di Beauharnais. Tornato in Francia dopo aver scoperto il tradimento della moglie, scala il potere nuovamente diventando Primo Console, rovesciando il Direttorio e successivamente, nel 1804, si proclama Imperatore dei Francesi. Decisiva per la sua consacrazione, nel 1805, la Battaglia di Austerlitz, nella quale riuscì a sconfiggere austriaci e i russi, costringendoli a ritirarsi su laghi ghiacciati prima di bombardarli e affogarli.

Tornato in Patria e ripudiata Giuseppina colpevole di non avergli dato figli, sposa la giovanissima Maria Luisa d’Austria. In quegli anni cominciano però le pesanti sconfitte, dopo aver invaso la Russia nel 1812, in seguito alla violazione dello Zar Alessandro dei Trattati di Pace, subisce pesantissime perdite umane che portano la Sesta Coalizione a comunicargli il suo esilio all’Isola d’Elba.

Da lì è il suo ritorno un anno dopo in Francia nel 1815, in un cammino che lo vede circondarsi dei soldati francesi che dovrebbero contrastarlo, unirsi invece a lui. La battaglia decisiva avviene a Waterloo, quando affrontando l’esercito del duca di Wellington, subisce infine la sua finale sconfitta quando i prussiani del maresciallo Blücher arrivano a rinforzare la fanteria britannica. Condannato nuovamente all’esilio, trascorre gli ultimi anni di vita all’isola di Sant’Elena, dove muore nel 1821, tormentato dal ricordo di Giuseppina.

Analisi

È un Napoleone Bonaparte tormentato quello interpretato da Joaquin Phoenix, tanto di successo nella sua carriera militare, quanto umanamente solo e insicuro nella vita privata. Se è efficace la ricostruzione minuziosa e ricca di effetti speciali delle diverse battaglie combattute, con incredibili e cruenti scene equestri o tra i ghiacci, è altrettanto di interesse l’approfondimento psicologico e umano, che tende a mostrare come questa sua debolezza e bisogno di approvazione in ambito privato, nei confronti prima della madre e poi di Giuseppina, l’abbia infine influenzato anche nel pubblico.

Una necessità assoluta di potere e di controllo che hanno infine distrutto una figura storica grandiosa come stratega militare, così come per la sua incrollabile ambizione, portandolo poi a venirne distrutto.


Alice Martini