Stati Uniti, Russia, India, Regno Unito, Messico, Indonesia, Sudafrica: un giro del mondo attraverso le urne elettorali. Il 2024, secondo l’Economist, sarà l’anno con più elezioni nella storia. Circa la metà della popolazione mondiale, infatti, sarà interessata da votazioni, anche se non per tutti saranno pienamente democratiche.
Si vota quest’anno un po’ ovunque: in aree calde del mondo come Taiwan (già a gennaio) e Bielorussia, in posti sperduti e piccolissimi come Tuvalu, in posti vicini come Belgio e Portogallo. Nei 27 stati membri dell’Unione Europea a giugno si va alle urne per rinnovare il Parlamento. Ma non si eleggono solo i politici ai livelli più alti. Sono centinaia e centinaia le elezioni locali: in Germania, Canada, Brasile, Turchia e anche in provincia di Verona. Quest’anno ben 48 comuni scaligeri su 98 sceglieranno il proprio sindaco e il consiglio comunale.
Nel mondo
Non solo Stati Uniti, ma soprattutto Stati Uniti. Ad oggi le elezioni americane sono quelle più raccontate e analizzate anche dalle nostre parti, mentre si avvicina una replica della sfida del 2020 fra Joe Biden e Donald Trump. L’elezione del prossimo 5 novembre – visti gli approcci molto diversi in politica estera – avrà grande risonanza in tutto il mondo.
A livello di numeri, le elezioni indiane sono inarrivabili: in primavera sono chiamati alle urne 900 milioni di persone su una popolazione di 1,4 miliardi, in un Paese che aspira a diventare una grande potenza. Si attendono poche sorprese dal voto in Russia, che il 17 marzo dovrebbero confermare alla guida di nuovo Vladimir Putin. Elezioni rimandate, invece, in Ucraina a causa della guerra.
Nell’Unione Europea
Fra 6 e 9 giugno 400 milioni di residenti nei 27 stati membri dell’Unione Europea sceglieranno i propri rappresentanti al Parlamento di Strasburgo. All’Italia spettano 76 dei 720 seggi dell’emiciclo. Attualmente gli eurodeputati sono 705, ma il numero varia e viene deciso prima di ogni elezione. Dopo il voto, gli eletti formeranno gruppi politici composti da eurodeputati provenienti da diversi partiti e trasversali agli Stati. Gli eurodeputati, poi, eleggeranno i presidenti del Parlamento e della Commissione europea.
Nei comuni
Quest’anno si vota anche in cinque regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria) e in oltre 3mila e 700 comuni, di cui 27 capoluoghi di provincia.
Nel Veronese vanno alle urne 48 comuni, da Malcesine a Terrazzo, da Peschiera a Vestenanova. Il sindaco potrà essere scelto al ballottaggio in cinque comuni (con più di 15mila abitanti), ovvero San Bonifacio, Legnago, Pescantina, Negrar e Valeggio sul Mincio.
Le tensioni pre-elettorali hanno portato alla caduta anticipata delle amministrazioni a Valeggio, Pescantina e Brenzone sul Garda. Grosse novità per i comuni fra i 5mila e i 15mila abitanti: è stato infatti alzato da due a tre mandati il limite di permanenza del sindaco. È stato inoltre eliminato ogni limite di mandato per quelli sotto i 5mila. A proposito di terzo mandato: è spinoso il dibattito politico su quello per i presidenti di regione. Al Veneto le elezioni toccano nel 2025, e il pressing di Luca Zaia per potersi candidare di nuovo non è detto che vada in porto, aprendo la sfida per la successione del “Doge”. Ma questa è un’altra storia.
Sabato 8 e domenica 9 giugno
Le date in Italia per le elezioni
48 su 98
I comuni al voto in Provincia di Verona
Ballottaggi
I ballottaggi saranno possibili a San Bonifacio, Legnago, Pescantina, Negrar e Valeggio sul Mincio