Com’era Verona prima dell’arrivo dei romani? Prima che costruissero il centro abitato con l’area del capitolium, l’arena, l’anfiteatro e altre straordinarie opere? Per scoprirlo basta andare al Museo Archeologico Nazionale, inaugurato due anni fa nel complesso adiacente alla chiesa di San Tomaso Cantuariense, che fu carcere asburgico fino alla nascita dello Stato italiano. Al piano terra ci sono i servizi essenziali quali biglietteria, bookshop e guardaroba, al primo gli uffici e la sala conferenze, mentre al terzo inizia il percorso espositivo.
La collezione abbraccia un periodo compreso tra i 200mila anni fa e il 100 a.C. suddiviso in sezioni facilmente identificabili grazie all’utilizzo variegato di colori tenui: il Paleolitico, il Neolitico, l’Età del Rame, l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro. Un arco temporale molto esteso, dal quale provengono i reperti esposti: frutto di campagne di scavo condotte per oltre un secolo su tutto il territorio veronese. Ad aprire la visita è il cosiddetto “sciamano” di Fumane, una pietra calcarea su cui è dipinta in ocra rossa una sagoma umana con due corna sulla testa. La sua importanza è dovuta al fatto che rappresenta una delle più antiche raffigurazioni pittoriche europee, risalendo a circa 38mila anni fa. Quest’opera è stata adottata anche come immagine simbolo del Museo per comunicare in modo immediato la sua identità di luogo deputato alla conservazione e studio di antichità. Lungo il percorso cronologico si possono ammirare, su ambo i lati, oggetti esposti in vetrine, riproduzioni di siti e manufatti, angoli dedicati ai laboratori per bambini, pannelli touch screen per l’approfondimento di alcuni temi tramite esperienze ludiche, il tutto corredato da didascalie e pannelli informativi in italiano e in inglese.
Il Museo offre anche la possibilità di effettuare speciali visite guidate che consentono di apprendere la storia del territorio toccando con mano riproduzioni in 3D dei più significativi oggetti esposti. Non rimane che attendere l’apertura al secondo piano della sezione dedicata all’età romana prevista per fine anno.