Il complimento più appagante per un autore lo ha scritto Charles Baudelaire. Ne “I fiori del male”, infatti, il poeta maledetto si riferisce al collega Théophile Gautier così: «Au poète impeccable». Al poeta impeccabile. Come si diventa autori impeccabili? Gli "Scrittori da strapazzo" di Verona non hanno una risposta a questa domanda, ma hanno sicuramente una delle tante chiavi per imparare a destreggiarsi nel tortuoso mestiere della scrittura. Ad aprirci la porta, in questo caso, è stato il co-fondatore del gruppo, Michele Tacchella.
Come nasce Scrittori da strapazzo?
Il format si ispira a un’idea di Giampiero Dalle Molle della casa editrice Il Riccio. Dalle Molle aveva bisogno di scrittori esordienti, che a loro volta volevano ricevere qualche dritta sui propri manoscritti. Quando Giampiero è venuto a mancare, noi, i suoi “discepoli”, abbiamo voluto proseguire quanto iniziato da lui. Oggi siamo circa una dozzina: nel tempo c'è chi è partito e chi è arrivato, e a noi fa sempre piacere assistere al ricambio generazionale. Il range d'età è davvero variopinto, dai 20 ai 50 anni: è anche questo a rendere interessante il progetto.
Come si svolge un incontro tipo?
Ci incontriamo due volte al mese, e il calendario viene stabilito all'inizio dell'anno. Nel primo incontro ognuno porta un suo racconto o un capitolo di romanzo, lo legge ad alta voce e tutti insieme proviamo ad analizzarlo da un punto di vista tecnico: cosa si potrebbe migliorare, cosa funziona, come è stato strutturato. Nel secondo incontro, invece, proponiamo un esercizio di scrittura, nel quale tutti i partecipanti hanno un'ora di tempo per scrivere qualcosa. Poi lo leggiamo e lo commentiamo.
Organizzate anche eventi pubblici?
Tendenzialmente no. Grazie al finanziamento dell'Università di Verona siamo riusciti a realizzare alcuni corsi gratuiti di scrittura con la copywriter Giulia Giarola, che ci aiuta anche durante i nostri laboratori di scrittura.
Recentemente avete iniziato a collaborare anche con il collettivo di poeti Catàrsi Poetry, giusto?
La collaborazione nasce dalla curiosità di esportare il nostro format anche al mondo della poesia. Catàrsi organizza eventi e serate a tema, ma non esiste un vero e proprio gruppo di appassionati che si riunisce per parlare di poesia e scambiarsi consigli, per questo abbiamo pensato potesse essere un'iniziativa interessante. Finora il feedback è stato più che positivo.
Come mai a Verona si fatica a creare una rete culturale ben strutturata?
Non è semplice rispondere in maniera netta. Credo che questa lacuna risieda nel fatto che in questo momento mancano degli spazi di aggregazione, nonostante ci sia l'impegno anche da parte dell'amministrazione in questo senso.
Un'opinione a bruciapelo sulle scuole di scrittura.
Sono sicuramente degli strumenti molto utili. Spesso alcune persone si approcciano alla scrittura senza avere una vera e propria base dietro, lasciando soltanto correre i pensieri. A volte non basta: serve una certa competenza tecnica e strutturale che una scuola può fornire.
Si può insegnare a scrivere, quindi?
Assolutamente sì. Un corso ti fornisce le fondamenta teoriche e tecniche, l’idea per una storia avvincente, però, la devi mettere tu.
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