In linea con l’ambizione di essere la banca per il futuro dell'Europa, le tematiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) sono una parte fondamentale della cultura e della mentalità di UniCredit. Integrare la sostenibilità nelle azioni quotidiane, infatti, è uno dei cinque imperativi strategici di UniCredit Unlocked, un piano strategico in grado di sbloccare il potenziale all'interno di UniCredit, aprendo la strada al futuro sostenibile della banca e di tutti i suoi stakeholder. Nel 2023 UniCredit ha completato il primo ciclo di Unlocked, assumendo responsabilità e fornendo le migliori prestazioni complessive sul mercato nel rispetto del quadro ESG, e nello stesso anno ha raggiunto un importante traguardo diventando la prima banca paneuropea certificata EDGE a livello Globale per l'equità di genere e l'inclusione.
«Come istituto finanziario - scrive Remo Taricani, Deputy Head of Italy UniCredit - vogliamo andare oltre il nostro ruolo di intermediazione nella filiera del credito: vogliamo mettere a disposizione tutta la nostra conoscenza, competenza e le nostre connessioni per agire da vero e proprio “integratore” di sistema, sostenendo un percorso orientato alla creazione di valore sia al nostro interno sia rispetto al mercato, ai clienti e alle comunità che serviamo. Per mettere in pratica questo obiettivo facciamo leva sulla nostra realtà di Banca paneuropea, assumendoci nuove responsabilità, accogliendo nuove sfide, fornendo servizi e prodotti avanzati rispetto alle tematiche ESG e massimizzando ognuno dei nostri capitali: finanziario, umano, sociale e relazionale, intellettuale, naturale».
Per il 2024 Unicredit ha definito una nuova serie di obiettivi incentrati su una penetrazione ESG più significativa. Per un'efficace transizione energetica, e per la mitigazione degli impatti e la gestione dei rischi connessi al cambiamento climatico, diventano fondamentali iniziative concertate tra i settori pubblico e privato. In questo contesto, il sistema finanziario riveste un ruolo importante nel percorso verso Net Zero (emissioni nette zero, ndr), con impegni per oltre 80 miliardi di dollari di finanza di transizione concordati in occasione della COP28. UniCredit punta a ridurre i propri impatti ambientali diretti e indiretti supportando contestualmente la transizione green dell’Europa. Lo fa dall’ottobre 2021 quando ha aderito alla Net Zero Banking Alliance (NZBA), dandosi l’obiettivo di azzerare le nostre emissioni entro il 2030 e di raggiungere Net Zero relativamente alle emissioni finanziate entro il 2050. Da allora, ha messo in atto azioni concrete per raggiungere Net Zero relativamente alle emissioni proprie, fissando obiettivi intermedi al 2030 per la riduzione delle emissioni finanziate in tre dei settori a maggiore intensità di carbonio1 (Petrolio e gas, Produzione di energia elettrica, Automotive) nel personale portafoglio creditizio. UniCredit sta ora integrando questa prima serie di obiettivi con l’aggiunta del settore Siderurgico, in linea con la metodologia e le tempistiche delineate nei Sustainable STEEL Principles, di cui è uno dei membri fondatori.
UniCredit, in aggiunta, ha definito una più ampia ambizione a supportare i clienti in una transizione giusta ed equa, andando oltre Net Zero per tenere maggiormente conto del capitale naturale, come la perdita di biodiversità, e degli aspetti sociali, come l’impatto sui lavoratori nei settori ad alta intensità di carbonio o l’impatto sulle categorie vulnerabili. La transizione avrà un impatto sull’occupazione, in particolare nel settore energetico, e i lavoratori saranno soggetti a rapidi cambiamenti e insicurezza sul lavoro. Bilanciare questi aspetti rappresenta una sfida importante per l’intero settore finanziario e richiederà adeguamenti alle strategie dei prossimi anni.