L’università di Verona continua ad ampliare i propri orizzonti di formazione tenendo conto delle richieste di quasi 29mila studentesse e studenti e ponendo grande attenzione alle esigenze di profili di alta formazione necessari nei diversi ambiti lavorativi, a livello territoriale e nazionale. Dal 2019 al 2024/25 l’offerta formativa è stata ampliata con ben 31 nuovi corsi di laurea. Di questi 10 nell’arena Scienze e ingegneria, 5 nell’arena Economico giuridica, 2 nell’area delle Scienze umane e 14 nell’area Medicina e Scienze motorie. Questo ha portato a un incremento complessivo del 30% delle iscritte e degli iscritti in quattro anni.
Per l’anno accademico 24/25 le future studentesse e i futuri studenti potranno scegliere tra 12 nuovi corsi di laurea.
«Dall’inizio del mio mandato - ha spiegato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini - abbiamo scelto di ampliare i corsi di studio anche in quelle aree che non erano mai state presenti a Verona, tra queste ingegneria e farmacia, e stiamo supportando le richieste di un maggior numero di professionisti nella sanità necessari al territorio e a tutto il Paese con l’attivazione, a partire dal prossimo anno accademico, del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia a indirizzo tecnologico e di nuovi corsi nelle professioni sanitarie tra Verona e Trento, a testimonianza della collaborazione strategica tra atenei fortemente voluta in questi anni. Grazie a questo progetto di squadra, cui si è dedicata l’intera comunità universitaria, docenti e personale tecnico e amministrativo, non solo abbiamo aumentato il numero di studentesse e studenti che hanno scelto Verona per il loro percorso di studi, ma abbiamo dato a queste ragazze e a questi ragazzi le conoscenze e competenze giuste per inserirsi nel modo del lavoro».
Lo confermano i dati della recente indagine Almalaurea secondo cui l’80,4% delle laureate e dei laureati all’università di Verona ragazze lavora a un anno dalla laurea triennale, più della media nazionale pari al 74.1 % e di quella regionale al 78,3 %. Il dato sale per i laureati e le laureate di secondo livello con un tasso di occupazione pari all’81,5% dopo un anno che arriva al 90,1% a cinque anni dalla laurea.
«Mi rende particolarmente orgoglioso l’apprezzamento delle nostre laureate e dei nostri laureati sull’esperienza complessiva in Univr che il 90,3% valuta con soddisfazione secondo Almalaurea. Il periodo degli studi universitari è una parentesi della vita molto impegnativa, per gli studenti e le famiglie che li sostengono per garantire loro il miglior futuro possibile. Il nostro dovere è, quindi, garantire a queste ragazze e a questi ragazzi non solo percorsi formativi di qualità e in linea con le esigenze del mondo del lavoro ma anche una elevata qualità della vita universitaria».