Chissà se Pantheon porta davvero bene a chi ci finisce sopra. Quasi come un amuleto fortunato che, nel corso degli anni, abbiamo consegnato nelle mani di centinaia di persone: artisti, attori, politici, economisti e, tanti (davvero tanti) atleti. E tre di questi li abbiamo visti correre, saltare e pedalare alle Olimpiadi di Parigi 2024: Anna Polinari, Elisa Molinarolo ed Elia Viviani. Tre storie che vi abbiamo raccontato su queste pagine a più riprese - qualcuna prima e qualcun’altra dopo – ma tutte con un minimo comune denominatore: la grinta. Sarebbe banale parlare di talento (aver staccato il pass per le Olimpiadi ne è una prova più che sufficiente), così come di passione. E, ovviamente, nonostante la nostra “boutade” iniziale, possiamo dire con certezza che no, non si tratta nemmeno di fortuna. Anna Elisa ed Elia sono tre dei nove veronesi che hanno portato alto il Tricolore a Parigi (dove la bandiera italiana, in effetti, non gode di grande popolarità) dando prova di grande spirito e personalità. Due qualità che hanno certamente dato dei frutti: a Elia una medaglia d’argento nella Madison, a Elisa un sesto posto storico nel salto con l’asta e ad Anna una finale olimpica nella staffetta mista 4x400.
L’argento che non ti aspetti
Elia Viviani con le Olimpiadi ha un rapporto pluridecennale: per lui Parigi è stato il quarto appuntamento a cinque cerchi dopo Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020. Veterano della pista, umile ma determinato, aveva spiegato sui social che Parigi sarebbe stato il suo “canto del cigno”: un’ultima corsa per un’ultima medaglia. In quale specialità? L’Omnium (una competizione individuale composta da quattro prove: scratch, corsa tempo, corsa a eliminazione e corsa a punti, ndr), nel quale Viviani ha vinto l’oro a Rio e poi il bronzo a Tokyo. Più che una garanzia, una buona conoscenza per il 35enne di Vallese di Oppeano che puntava al podio. Il sogno, però, è sfumato in un nono posto che ha lasciato al “Profeta del ciclismo” un amaro in bocca che non è riuscito a nascondere. Poi arriva il giorno della Madison (una corsa a punti in cui si affrontano squadre formate ciascuna da due ciclisti, che si alternano in gara dandosi il cambio, ndr), in coppia con Simone Consonni. «Io e Simone partiamo da outsider. Dovremo fare qualcosa di pazzo» aveva detto Elia intervistato da “Bicisport” dopo la gara dell’Omnium. Detto fatto: la corsa va bene fino a quando Consonni cade; dopo un attimo di scoramento la gara riparte per i due azzurri, che vanno a conquistarsi una medaglia d’argento che non avevano nemmeno sognato. Il seguito sono lacrime, un po’ di delusione per l’oro sfumato ma soprattutto di gioia, sorrisi e un medagliere ormai al completo per Elia: i colori ci sono tutti. «Per chiudere il famoso cerchio, ho avuto bisogno di una mano, nel vero senso della parola, quella di un amico, di un compagno, di un me più giovane, Simone Consonni! Una gara da sogno quella della Madison, tanto amata dal nostro CT Marco Villa, corsa all’attacco, senza paura, che ci ha portato un bellissimo Argento! GRAZIE SIMO CE LO MERITAVAMO» scrive Elia sulla sua pagina Instagram. Il suo futuro, ora, è sulle due ruote in strada. Come ha spiegato in più interviste, l’obiettivo è godersi gli ultimi anni di carriera sull’asfalto.
Un (altro) salto nella storia
L’articolo che le avevamo dedicato a ottobre 2023 si intitolava così: “Un salto nella storia”. Elisa Molinarolo ai salti ci è abituata e, ormai, anche a scrivere pagina dopo pagina la storia della sua disciplina, il salto con l’asta. Mai un’italiana era arrivata dove è arrivata lei, con un record personale di 4,70 metri saltati e un sesto posto nella finale olimpica. Per l’atleta di Soave delle Fiamme Oro si trattava di una seconda esperienza a cinque cerchi - dopo quella di Tokyo 2020 - arrivata dopo tanto lavoro e sacrifici, ma, soprattutto, dopo un anno strepitoso, costellato di primati storici per l’Italia: una finale mondiale e un record personale a 4,68 metri. La nostra chiacchierata si era conclusa proprio su Parigi 2024 e sull’augurio di proseguire su questa strada vincente. «Non ho ancora trovato le parole, forse perché non ho ancora realizzato quello che é successo ieri! E più guardo indietro e vedo quanta strada abbiamo fatto e più sono orgogliosa, felice e incredula... .Se è un sogno non svegliatemi» scrive Elisa sui suoi social. E noi, forse un po’, la vorremmo svegliare, ma solo perché siamo sicuri che potrà regalarci altre grandi emozioni. Una volta archiviata l’Olimpiade e la triste parentesi che l’ha vista salire agli onori della cronaca come vittima di “bodyshaming”, per Elisa è tempo di riposo e di celebrazioni in famiglia, ma non troppo. Il futuro? Tutto da scrivere a suon di salti.
Il sogno è diventato realtà
Ad aprile dell’anno scorso il termine per descrivere la sua ipotetica partecipazione alle Olimpiadi era solo uno: “sogno”. E, ad oggi, il suo obiettivo l’ha centrato, andando pure oltre. Anna Polinari sa come correre e lo fa bene. Ci eravamo incontrate in occasione dell’argento nella staffetta 4x400 agli Europei indoor di Istanbul: un altro gradino verso Parigi 2024, dove poi è volata. Seconda convocazione olimpica anche per lei dopo Tokyo 2020 (dove era riserva), Anna si è conquistata una finale olimpica nella staffetta mista 4x400 a Parigi 2024, che purtroppo non ha fruttato medaglie, ma comunque molta soddisfazione. Un risultato frutto della determinazione dell’atleta di Marzana, e dei sacrifici fatti per arrivare al primo traguardo di questo percorso sportivo. «È stata una grande emozione! Grazie Parigi perché mi hai permesso di esaudire un mio grande sogno…correre un’Olimpiade, e non solo! Essere finalista olimpica. Non tutte le cose sono andate come previste, ma questo è lo sport, si vince e si perde. Torno a casa soddisfatta perché penso a tutto il mio percorso. Sono fiera del lavoro che da anni, insieme al mio coach Fabio Lotti, portiamo avanti. Ringrazio anche i Carabinieri e Ottaviano Iuliano che mi sostengono in questa attività permettendomi di vivere il mio sogno. Grazie alla mia famiglia e ai miei amici e a tutte le persone che mi seguono» scrive Anna su Instagram, pubblicando un carosello di foto direttamente da Parigi con i compagni e le compagne di gara. Ora le meritate vacanze con le amiche e, dopo, si ritorna in pista.