Come ogni anno, si è celebrata la Giornata del Ringraziamento – Omaggio al suolo, bene comune. Un momento per riflettere sull'annata trascorsa e sulle prospettive di quella che si è da poco aperta.
Si è tenuta ieri, domenica 9 novembre, la tradizionale Giornata del Ringraziamento, quest’anno alla sua 65^ edizione. La manifestazione, organizzata da Coldiretti, si è svolta nella Basilica di San Zeno e ha visto una grande affluenza di imprenditori agricoli, ma anche di autorità, tra cui il sindaco Flavio Tosi e il presidente della provincia, Antonio Pastorello.
La giornata è iniziata alle 9.30 nella sala “Giorgio Zanotto”, dove è stato organizzato un incontro di riflessione sull’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” con la partecipazione di don Paolo Bonetti, Consigliere Ecclesiastico nazionale Coldiretti e don Maurizio Guarise, Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Verona. Alle ore 10.30 davanti alla Basilica si sono radunate le macchine agricole e alle ore 11.15 si è svolta la S. Messa officiata dal Vescovo, Mons. Giuseppe Zenti. Al termine della celebrazione, il vescovo ha benedetto le macchine agricole che si erano raccolte davanti alla basilica.
Durante l’omelia, il Vescovo Zenti ha ricordato l’impegno e la generosità degli agricoltori: «Non bisogna permettere che nessuno sia così disperato da non poter provvedere alla sua famiglia, ma voi che avete un cuore grande sapete individuare chi è in difficoltà. Se potete offrire qualche ora di lavoro a chi ha bisogno, fatelo, così chi riceve non ha la sensazione di avere l’elemosina», «Le istituzioni - ha detto monsignor Zenti - si devono impegnare per aiutare le assunzioni anche nel settore dell'agricoltura. Ci vuole solidarietà».
«La Giornata del Ringraziamento – ha precisato Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona – è, per tradizione, un omaggio all’agricoltura, ai frutti della terra e agli operatori ed è un momento importante per dire grazie al Signore per l’anno che sta per terminare. Il 2015 è stato caratterizzato da un clima positivo per l’agricoltura del territorio. Il caldo dell’estate è stato l’ideale per la maturazione dell’ortofrutta che quest’anno è stata particolarmente gustosa e sana. Prodotti buoni e genuini, come molti altri che si trovano nella nostra provincia, che però, non vengono pagati in modo adeguato ai produttori. E’ una situazione inconcepibile ed inaccettabile, che bisogna arginare per consentire al settore di non cedere il passo ai prodotti stranieri inferiori ai nostri per standard qualitativi. I prodotti italiani, infatti, sono tra i più sicuri e i più sani perché sottoposti a controlli molto severi ma è necessario un rilancio del settore primario in difficoltà da diversi anni».