Community - 20 dicembre 2022, 17:58

NonProfit fra sostenibilità e trasparenza: il marchio Merita Fiducia

NonProfit fra sostenibilità e trasparenza: il marchio Merita Fiducia

Uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”: questa la definizione di sviluppo sostenibile data per la prima volta, nel 1987, dalla Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo (WCED) nello storico Rapporto Brundtland, ancor oggi linea guida di riferimento in materia.

Da questa definizione, e dalla sua centrale importanza nel presente, si è partiti lo scorso 3 dicembre per presentare, all’auditorium Ferrarini di Villafranca, il marchio etico Merita Fiducia e festeggiare chi, tra associazioni di volontariato ed enti del Terzo settore, anche quest’anno ha ottenuto la certificazione, completando il percorso valutativo gestito dal CSV (Centro Servizio per il Volontariato) di Verona attraverso un comitato esterno. 

L’evento “Ritroviamo un senso, insieme: Merita Fiducia, la trasparenza del non profit sulla rotta della sostenibilità” ha visto la partecipazione di Alessandro Lai, professore ordinario di economia aziendale presso l’Università degli Studi di Verona e componente del Comitato di Valutazione Merita Fiducia, Cesare Menini, presidente del Consiglio Comunale di Valeggio sul Mincio, e delle 17 associazioni certificate nell’anno 2022 (sulle 29 totali) che hanno portato la loro testimonianza. 

«Vogliamo partire da qui - ha dichiarato il presidente di CSV, Roberto Veronese - dallo sviluppo sostenibile, dalla sua importanza e dal contributo che le associazioni di volontariato danno nel permettere uno sviluppo più sano e attento all’altro, nel soddisfare i bisogni di questa generazione e nell’operare con visione a favore della prossima. Rendere la vita più facile a chi ha una disabilità, aiutare chi è in difficoltà economica o è in una situazione di disagio, operare per una salute e un’istruzione migliori, ridurre le diseguaglianze, oltre che porre attenzione all’ambiente, è rendere ciò che ci circonda sostenibile». 

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La sostenibilità, tema di attualità, è da sempre al centro delle attenzioni del mondo non profit: lo è da prima che il tema salisse alla ribalta, lo è ancora di più da quando le Nazioni Unite hanno definito gli obiettivi dell’Agenda 2030. L’interesse, però, è alto anche nel mondo profit e a certificarlo è l‘ISTAT nel suo censimento permanente: sono sempre di più le aziende che dimostrano attenzione verso azioni responsabili a livello sociale e ambientale. È in crescita infatti il numero delle realtà che scelgono di abbracciare il volontariato d’impresa, una modalità emergente di volontariato che consiste in attività promosse e/o organizzate da una organizzazione profit e svolte dal personale dell’azienda durante o in sostituzione dell’orario di lavoro. 

«Le aziende che lo scelgono - spiega il presidente Veronese - lo fanno per creare momenti di benessere aziendale per i propri dipendenti, un benessere che può diventare permanente perché queste esperienze favoriscono i rapporti relazionali tra lavoratori, la condivisione, il team building, fanno crescere competenze trasversali, accrescono la stima per l’impresa stessa, il senso di appartenenza, aumentano la motivazione, il coinvolgimento e l’impegno. 

Fare volontariato come forma di responsabilità sociale d’impresa significa anche rafforzare la propria identità, consentire agli stakeholder di aderire ai propri valori e raccoglierne il consenso, differenziarsi rispetto ai concorrenti, creare opportunità di comunicazione e crescita del business. Partecipando attivamente a progetti solidali o loro porzioni, le aziende stringono inoltre nuovi legami e reti con il territorio locale. Il tutto considerando che ci sono spese relative all’impiego di lavoratori deducibili dal reddito prodotto dall’impresa».

Altra forma di responsabilità sociale d’impresa sono le donazioni. Oggi le imprese possono scegliere tra diverse agevolazioni legate alla donazione del bene: la deduzione dal reddito nei limiti del 10% del reddito complessivo dichiarato; la detrazione del 35% degli oneri sostenuti per le donazioni a una organizzazione di volontariato (ODV) oppure del 30% per altri enti del Terzo settore (ETS). Attivo anche la legge “Antisprechi” (L.166/16), che consente agli operatori del settore di donare alcune tipologie di prodotti (quali alimentari invenduti, medicinali inutilizzati, prodotti per cura e igiene, prodotti tessili, abbigliamento e arredamento, giocattoli, materiali per l’edilizia, elettrodomestici, computer e dispositivi elettronici) a qualsiasi ente senza scopo di lucro che persegue fini di sussidiarietà, detraendo l’IVA. Attraverso il Social Bonus, infine, è possibile sostenere un progetto di riqualificazione di un immobile inutilizzato o di un bene confiscato alla criminalità organizzata. 

Cos’è il marchio Merita Fiducia
Merita Fiducia è un marchio etico provinciale dedicato alle organizzazioni di volontariato (iscritte e non al Registro regionale del Volontariato) con sede nella provincia di Verona. Le associazioni certificate Merita Fiducia hanno completato un percorso valutativo orientato ad analizzare la dimensione organizzativa e gestionale, favorendo la propria crescita interna e la condivisione di buone prassi nel campo della rendicontazione, della comunicazione sociale e della raccolta fondi.

Contatti

CSV Verona

Via Cantarane, 24

presso ex Caserma Santa Marta 

Redazione Verona Network

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