«Ne siamo convinti: la piccola impresa è intrinsecamente sostenibile perché, tra le altre motivazioni, non delocalizza le proprie attività, predilige fornitori e clienti a “km 0”, condivide il futuro della comunità in cui opera, compartecipa al welfare locale, valorizza le persone, i collaboratori, come parte di una grande famiglia». Queste le parole di Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, su uno dei temi del momento e del futuro: la sostenibilità.
«Confartigianato Imprese Verona, da sempre, sviluppa progetti di comunicazione e sensibilizzazione rivolti alle imprese associate, ai loro dipendenti, ma anche al personale interno dell’Associazione – continua Iraci Sareri –, destinati ad incentivare, ad esempio: la riduzione nella produzione di rifiuti; l’ottimizzazione dei processi lavorativi in ottica di risparmio energetico, tutela ambientale, benessere psico-fisico personale; il rafforzamento della consapevolezza e conoscenza di cosa sia il Welfare aziendale e come esso possa essere applicato nelle Pmi; l’organizzazione di eventi ed iniziative rivolte alle comunità, ai cittadini, per il loro supporto in svariati ambiti del sociale, anche tenuto conto che in seno a Confartigianato sono operative realtà come Confartigianato Persone, il Patronato Inapa, l’Anap, ossia l’Associazione Anziani e Pensionati, e l’Ancos, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive».
In tema di sostenibilità ambientale, per il Presidente di Confartigianato Verona non va dimenticato un concetto fondamentale: «L’artigianato – spiega – è l’unico settore economico che si dedica alla “riparazione” al “riuso”, ad esempio con calzolai, sarti, riparatori di elettrodomestici e tecnologia, manutentori ed installatori, promuovendo l’allungamento della vita e dell’utilizzo di beni e prodotti. Ma anche le imprese del Sistema Casa, ossia Edilizia, Impianti, Legno Arredo, Metalmeccanica, operano in ambiti quali riqualificazione, riuso, rigenerazione, utilizzando certificazioni volontarie FSC che identificano materiali e prodotti riciclati».
«Per quanto riguarda l’energia – aggiunge Roberto Iraci Sareri –, autoconsumo e autoproduzione sono frontiere con cui si sta confrontando un numero sempre crescente di piccole imprese, ostacolate, purtroppo, dalla lentezza burocratica. E questo è un tema che vogliamo sottolineare in maniera particolare, perché dovremo far sì che le piccole imprese non restino escluse dagli attuali trend che premiano sempre più i comportamenti sostenibili, ed in futuro evitare che i criteri ESG – acronimo che si riferisce a tre aree principali: Environmental (ambiente), Social (società) e Governance – diventino per le aziende meno strutturate una vera e propria ‘barriera all’entrata’ ad alcuni mercati, come quello del credito. Fare impresa in maniera sostenibile non può diventare, soprattutto per le micro, piccole e medie imprese, una lotta contro la burocrazia e un’aggiunta di oneri improduttivi».
C’è anche un esempio di iniziative di sensibilizzazione verso la sostenibilità, che Confartigianato ha in programma per il 15 maggio, in particolare per quanto riguarda le imprese della categoria Benessere e Servizi alla Persona, «per dimostrare che anche Acconciatori ed Estetiste possono fare la loro parte in quest’ambito – spiega Valeria Bosco, Direttore dell’Associazione artigiana –. “La Bellezza è sostenibile: le scelte di oggi per la professione di domani”, questo il titolo dell’evento finale del progetto Erasmus+ ‘Future skills for a better life in sustainable salon’, organizzato da Istituto Veneto per il Lavoro, in collaborazione con Confartigianato Imprese Veneto e Camera Italiana dell’Acconciatura. Un importante appuntamento di confronto e condivisione sul tema della sostenibilità, della formazione e dello sviluppo del settore Benessere in Italia e in Europa, al quale invitiamo tutti gli operatori interessati a partecipare, visitando il nostro sito per iscriversi oppure contattandoci in associazione».
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