Pet - 27 febbraio 2024, 15:46

Animali notturni: il gufo

Animali notturni: il gufo

Hegel lo considerava il simbolo della filosofia perché spicca il volo sul far del tramonto: ciò significa che il senso delle cose e della storia si comprendono quando hanno già fatto il loro corso. Il gufo è un rapace notturno che fa parte della famiglia delle Strigidae Vigors, dotato di occhi grandi frontali che non riescono a compiere un movimento di rotazione, motivo per il quale è in grado di ruotare la testa di 270 gradi. Ha dei ciuffetti sulle orecchie e, grazie al colore del suo piumaggio, riesce a mimetizzarsi nell'incavo degli alberi facendolo sembrare addirittura un tronco o un ramo. 

LE DIVERSE SPECIE

Esistono diverse specie di gufi: quello reale è il più grande, con un'apertura alare di due metri; quello comune è di taglia media, lungo fino a 34 cm, con un'apertura alare di circa 96 cm; quello elfo è il più piccolo con 15 cm di altezza; quello delle nevi è il più raro e si trova nelle zone artiche; mentre quello di palude lo troviamo nel Nord America e in Asia.

LA PREDAZIONE

Il gufo possiamo avvistarlo nei boschi e nelle campagne, ma anche in luoghi contaminati dagli umani. Dorme di giorno e al tramonto va a caccia, nutrendosi di insetti, uccelli, serpenti e roditori, ma gli esemplari più grandi sono in grado di afferrare anche animali come lepri e gattini. Le prede vengono colte di sorpresa grazie al suo volo silenzioso e, una volta catturate, vengono strette tra gli artigli, stordite con un colpo di becco e ingoiate, mentre gli scarti sono vomitati sotto forma di borra. 

 

IL CORTEGGIAMENTO

Il corteggiamento dei gufi ha inizio in autunno ed è un mix di suoni e richiami emessi dal maschio anche a diversi km di distanza, determinando la formazione di una coppia monogama per tutta la vita, dove il tempo di cova non supera un mese.

LA CULTURA POPOLARE

Nel medioevo si pensava che i gufi fossero streghe travestite, quindi incontrarne uno simboleggiava sventura. In Madagascar, invece, i gufi rappresentano l'anima degli stregoni. In altre leggende, è simbolo di portafortuna, come nel Nord Europa, mentre per i pellerossa era un animale totem, portatore di saggezza che accompagnava gli uomini durante la notte e l'oscurità, facendo da ponte con i defunti; per gli aborigeni australiani, infine, rappresenta lo spirito femminile.

GUFI COME ANIMALI DOMESTICI?

Queste creature sono usate anche nella guferia (termine specifico per indicare l'allevamento e l'addestramento degli strigiformi), ma è bene ricordare che sono animali selvatici che non amano stare a lungo a contatto con gli umani. Allocchi, barbagianni, assioli, civette e gufi sono spesso vittime di commercio illegale; quindi, serve consapevolezza per capire che non è possibile instaurare con loro un rapporto bidirezionale come con altri animali da compagnia. Lasciamo gli animali selvatici nel loro ecosistema e adottiamo quelli domestici che ne hanno davvero bisogno.

Ingrid Sommacampagna

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