Lessinia | 18 aprile 2024, 16:19

Verso le amministrative: che aria tira a Bosco?

Verso le amministrative: che aria tira a Bosco?

Ancora poche settimane e finalmente si conosceranno le liste dei candidati per le prossime elezioni amministrative a Bosco Chiesanuova. Qualche dato per cominciare: quest’anno si voterà l’8 e il 9 giugno e, poiché il comune di Bosco ha una popolazione di poco superiore ai 3500 abitanti, non ci sarà il turno di ballottaggio. Il sindaco eletto e la sua amministrazione governeranno il comune per 5 anni, e, dal momento che un recente decreto legislativo ha tolto il vincolo al numero di mandati per i sindaci dei comuni sotto i 5000 abitanti, lo stesso sindaco potrà ricandidarsi ed essere rieletto per un numero indeterminato di volte.

Sicuramente qualcuno sarà contento per questo, qualcun altro meno; ma, ad oggi, la domanda che si pongono di più gli abitanti di Bosco è sicuramente “Chi si candida quest’anno?”. E poiché le liste elettorali verranno ufficialmente presentate solo un mese prima delle elezioni, al momento si possono fare solo supposizioni e ascoltare un po’ le chiacchiere di piazza.

A Bosco, durante un piacevole caffè in compagnia di amici, si sente dire “Il Melotti si ricandida ma cambia squadra”, e “Claudio Melotti è stato un buon sindaco per tanti anni, ma ora si è stancato e non si candida più”. Ci sarà un fondo di verità in tutto questo? Pensiamo di sì: dopotutto l’attuale sindaco ha governato Bosco Chiesanuova in maniera onesta ed efficiente per più mandati e ha contribuito a migliorare molti aspetti in ambito sociale, scolastico, culturale ed economico con opere pubbliche di grande importanza. “Certo, come tutti, può piacere o no, ma i fatti sono fatti” dice qualcuno, “però non ha rifatto il Palaghiaccio” dice qualcun altro.

Sembra proprio di stare allo stadio; c’è chi ascolta, guarda ed osserva in silenzio, come fosse un gioco, con quell’aria un po’ scoraggiata di chi pensa “tanto poi non fanno quello che vogliono”; e c’è chi invece è infervorato, appassionato e ‘tifa’ per la sua squadra – alias candidato prescelto – e anima la discussione; c’è anche il tifo avversario che fa da sé campagna elettorale contro “basta con quelli lì, ci vogliono nuove facce in politica, ci vuole gente giovane!”, e così via.

Nelle prossime settimane ne sapremo di più, la tensione cresce e i candidati si riveleranno per iniziare a raccogliere voti e faranno visita nelle case a promettere il meglio per il paese e per i cittadini. Sui programmi invece ci sarà più riserbo: è sempre meglio tenersi qualche asso nella manica, ben nascosto, in modo che gli avversari meno fantasiosi non si facciano prendere dall’ansia e vogliano carpire, per poi proporre con parole diverse, qualche dettaglio vincente.

Franca Conti