Storie del territorio | 22 luglio 2009, 17:00

NUOVO AUTODROMO? SI TEME LA FUGA DI TURISTI DAL CENTRO CITTA'

Questa mattina, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il presidente della Provincia Giovanni Miozzi ha incontrato i vertici della società Autodromo del Veneto e il direttivo di Confcommercio Verona.

Hanno partecipato per Confcommercio Verona: il presidente Fernando Morando; i membri della giunta Maurizio Danese, Flavio Zuliani, Sergio Cucini, Paolo Arena, Giampaolo Polato Graziella Tabacchi Basevi; il direttore generale Giorgio Sartori; il presidente di Confidi Veneto Elvio Pedini Boni.

Per la Provincia erano presenti il vicepresidente Luca Coletto, l'assessore alle Politiche montane Giuliano Zigiotto e il capogruppo consigliare del Pdl Alberto Bozza. Per la società Autodromo del Veneto c’erano il presidente Martino Dall’Oca e il tecnico Stefano Montanari.

Il presidente Miozzi ha incontrato 15 giorni fa la giunta di Confcommercio che gli aveva espresso le preoccupazioni per la nuova struttura fra Vigasio e Trevenzuolo, che avrà oltre all’autodromo e al parco divertimenti anche 180 mila metri quadrati di strutture commerciali.

Per questo motivo, Miozzi ha organizzato il tavolo di confronto di oggi fra Confcommercio e i rappresentanti della società che hanno illustrato il progetto e risposto alle obiezioni sollevate.

Presidente Provincia Miozzi: “Ho organizzato questo incontro perché ritengo essenziale che le persone sappiano cosa succederà sul loro territorio. Il tavolo di oggi è già un importante passo in avanti perché i problemi discussi a più voci trovano spesso soluzioni migliori. Dopo l’incontro di oggi vedremo quali problemi resteranno sul campo e cosa potrà servire per risolverli. Per parte mia, mi impegnerò a fondo sulla questione che mi compete direttamente, e cioè la viabilità e le infrastrutture”.

Presidente Confcommercio Morando. “Oggi abbiamo visto per la prima volta il progetto ed è peggio di quello che ci aspettavamo. Non ha senso in una città d’arte come Verona inserire una struttura simile che è di fatto una nuova città. Si riproduce piazza Erbe a qualche chilometro da quella vera, rischiando di distruggere i flussi su Verona e la sua attrattiva storica. Non credo che la componente commerciale sia marginale, come sostiene la società. Gli spazi commerciali che verranno realizzati sono enormi: 180 mila mq corrisponde all’incirca a sei volte la Grande Mela. Oltre tutto, è previsto un parchi divertimento sul tema dei motori, quando nella zona del lago l’offerta è già più che sufficiente. I promotori vogliono attirare 20 milioni di persone l’anno, ma è molto difficile arrivarci ed inoltre temiamo che siano sottratti dal potenziale turistico su Verona. Anche le infrastrutture e la viabilità rischiano di collassare e di non essere sufficienti per servire una struttura di tali dimensioni”.

Presidente società Autodromo, Dall’Oca. “Il fulcro dell’opera saranno l’autodromo e il parco divertimenti, non certo le strutture commerciali che avranno un ruolo marginale. Non ci saranno negozi tradizionali, scordiamoci l’idea del centro commerciale classico con il carrello. Non sarà così, ci saranno servizi a disposizione dei turisti e delle famiglie che vengono per l’autodromo. Le stime parlano di 300 milioni di turisti in più nei prossimi anni nel mondo. Le mete classiche del turismo devono attrezzarsi per essere competitive visto che non basteranno più il colosseo o l’arena ma serviranno altre attrattive e soprattutto di qualità”.

Matteo Bellamoli

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