In un evocativo ricordo della regia di Franco Zeffirelli, è tornata in Arena una leggiadra e colorata Madama Butterfly, opera indimenticata dai sapori giapponesi firmata dalle musiche di Giacomo Puccini. Venerdì sera si è tenuto al secondo appuntamento dopo il debutto del 12 agosto, mentre le ultime due date saranno il 2 e 7 settembre.
In una calda serata tra le pietre areniane, l’acclamata e potente voce di Maria Josè Siri ha condotto il numeroso pubblico tra le colline di Nagasaki, teatro delle vicende di una giovane geisha, Cio-Cio-San, detta Butterfly, bellissima ma ingenua ragazza che si lascia ingannare dalle lusinghe e dalle promesse del cinico tenente americano B.J. Pinkerton, sbarcato sulle coste giapponesi con la sua nave Abramo Lincoln, che la convince a celebrare la loro unione in matrimonio, iniziando così in lei un sogno d’amore che la porterà ad essere rinnegata dalla sua famiglia e le sue tradizioni.
Un sogno che non si interrompe nei tre anni successivi, quando Butterfly attende fiduciosa ogni giorno il ritorno di Pinkerton, nascondendo un prezioso segreto, il loro figlio di cui il padre non è mai venuto a conoscenza. Mosso da pietà, Sharpless, console americano che aveva assistito alla loro conoscenza, osserva impotente la distruzione della giovane che, scoperta la nuova moglie americana del marito, arrivata con lui dopo tre anni a Nagasaki, preferisce l’harakiri al disonore della sua umiliazione e accetta di consegnare suo figlio al padre, proprio mentre Pinkerton la chiama da lontano mosso da sentimenti di rimorso.
Alice Martini
