Cultura e spettacoli | 10 febbraio 2024, 11:00

Ridi ridi, che Tommaso ha fatto il Bacanal (del Gnoco)

Ridi ridi, che Tommaso ha fatto il Bacanal (del Gnoco)

Medico, eroe, padre del Carnevale veronese. Non male come presentazione, ma proviamo a entrare nei dettagli e a capire se è tutto vero.

Tommaso da Vico nacque nel XV secolo (non sappiamo la data precisa) e fu un medico, scrittore e filosofo nel rione di San Zeno, dove abitava. Il suo collegamento con il Carnevale Veronese, secondo la tradizione, risale al 1531, quando in tempo di carestia a causa di un’inondazione dell’Adige e del sacco dei Lanzichenecchi, la popolazione si sollevò contro i fornai. Per “calmare le acque”, alcuni dei cittadini più influenti, tra cui lo stesso da Vico, distribuirono tra gli affamati, a proprie spese, gnocchi e vino in piazza San Zeno. Purtroppo, il medico eroe si ammalò gravemente quello stesso anno e, stando alla leggenda, dispose nel testamento che gli venisse dedicato un monumento funebre e che ogni anno, l’ultimo venerdì di Carnevale, venissero distribuiti gnocchi e vino ai “sansenati” sulla famosa pietra del Gnocco davanti alla Basilica di San Zeno. Ed ecco come nacque il “Bacanàl del Gnoco”.

Nostro malgrado, però, dobbiamo raccontare anche la versione reale della storia. Come riportato dall’Associazione Quartiere Attivo APS, sembra che «l’accostamento tra da Vico e il Carnevale sia dovuto al suo monumento funebre, originariamente addossata al muro divisorio che separava San Zeno e San Procolo, proprio di fronte alla “tavola dei poveri” dove avvenivano le distribuzioni di gnocchi durante il Carnevale». Ma chi siamo noi per dire che quella di Tommaso da Vico è solo una leggenda? A noi piace ricordarlo così, come il padre di uno dei Carnevali più antichi al mondo e culla del “Papà del Gnoco”, a sua volta la maschera più antica d’Italia e d’Europa di cui si abbiano documenti certi, di cui quest’anno ricorre il 493° anniversario.

P.S. 

Esiste un’altra interpretazione del Carnevale Veronese: secondo Gianbattista Da Persico la Festa del Venardì Gnocolàr avrebbe origini ancora più antiche, nel Quattrocento, quando i cittadini omaggiavano la Repubblica di Venezia allestendo un carro allegorico, detto Carro dell'Abbondanza. Siamo d’accordo che la versione su da Vico è la migliore?

Buon Bacànal del Gnoco a tutti!

Il Barbero Scaligero