Cultura e spettacoli | 11 aprile 2024, 15:36

Si sapis, sis apis

Si sapis, sis apis

Come ci suggerisce un proverbio latino: “se sei saggio, fai come l’ape”. Un detto che la dice lunga su quanto anche gli antichi avessero a cuore e rispettassero questi insetti così cruciali per il nostro ecosistema eppure così vulnerabili. Il progetto “Apicoltori custodi” di Davide Zuanazzi, apicoltore e fotografo veronese, con la collaborazione di Giacomo Tonoli, si propone di documentare attraverso foto e video l'essenziale ruolo degli apicoltori non soltanto come allevatori, ma come preziosi custodi e protettori delle api.

Cosa significa essere apicoltore?

Essere apicoltore non è solo una questione di produzione di miele, è soprattutto un impegno profondo verso la tutela ambientale. Le api domestiche comunicano con noi apicoltori i cambiamenti ambientali che le api selvatiche non riescono a trasmettere non vivendo a contatto con l’uomo. La loro incessante opera di impollinazione è cruciale per la proliferazione vegetale, determinando la formazione di fiori, frutti e semi, che costituiscono una parte essenziale della nostra alimentazione quotidiana, come altrettanto il loro ruolo di indicatori biologici. L'attività e la salute dei loro alveari diventano un termometro per valutare la qualità e la salubrità dell'ambiente che ci circonda. L'apicoltore, dunque, svolge il ruolo di attento guardiano e custode prezioso dell'ecosistema.

Perché stanno diminuendo così tanto gli insetti che aiutano le piante a riprodursi, come le api e le farfalle?

La prima causa si può ricondurre alla progressiva riduzione degli habitat naturali, risultato dell'espansione inarrestabile delle aree urbane, industriali e agricole, che ha portato alla sostituzione del selvatico con ambienti fortemente influenzati dall'uomo. In alcune riprese che abbiamo già svolto lungo il litorale tra la Liguria e la Toscana, siamo andati alla ricerca della Vespa Velutina Nigrithorax, arrivata sul nostro territorio proprio a causa dei commerci globali, per confrontare l’habitat distrutto con quello intonso e ricco di biodiversità che è l’arcipelago toscano. Questo cambiamento ha comportato una semplificazione e compromissione della biodiversità, creando difficoltà agli insetti nel trovare luoghi adatti per nidificare e fonti di cibo sufficienti per sopravvivere durante tutto l'anno.

Qual è l'impatto dell'utilizzo di pesticidi ed erbicidi in agricoltura sull'equilibrio degli ecosistemi e sulla biodiversità floreale?

L'utilizzo massiccio di questi prodotti chimici, sebbene finalizzato alla protezione delle colture agricole, comporta conseguenze devastanti sugli insetti che dipendono direttamente da tali piante. È proprio su questo fronte che stiamo documentando con riprese nella Pianura Padana l'agricoltura intensiva e l'uso dei pesticidi. Questo impatto si ripercuote in modo significativo sulla biodiversità e sull'equilibrio degli ecosistemi. La riduzione drastica delle popolazioni degli insetti pronubi rappresenta solo un aspetto di questa complessa problematica, in cui la delicatezza della rete ecologica viene compromessa sempre più gravemente.

Quali sono gli effetti dei commerci globali sulla natura e sugli insetti che aiutano le piante a crescere, considerando l'arrivo di nuovi tipi di animali che non sono originari dei luoghi in cui si stabiliscono?

I commerci globali hanno avuto un ruolo importante nell'introdurre nuovi organismi in ambienti diversi da quelli in cui sono nati. Questi organismi, chiamati "alloctoni", si insediano in questi nuovi luoghi e possono causare problemi per l'equilibrio naturale degli habitat locali. Questo fenomeno è particolarmente significativo quando si tratta degli insetti pronubi, che potrebbero trovare difficile competere con queste nuove specie, non avendo avuto la possibilità di evolversi insieme a loro».

Di cosa tratterà il vostro documentario?

Il documentario esplorerà la relazione comunicativa tra le api domestiche e gli apicoltori che, interpretando i loro messaggi, diventano custodi delle problematiche dell’ambiente. Racconteremo storie di lavoro, resistenza e legami profondi tra uomo, api e ambiente, evidenziando l'importanza di proteggere questa relazione per la sopravvivenza.

Rosa di Cagno