Community | 09 maggio 2024, 15:00

Giovani agricoltori, ci sono nuove agevolazioni

Giovani agricoltori, ci sono nuove agevolazioni

La legge 15 marzo 2024 n. 36, entrata in vigore il 10 aprile 2024, introduce significative agevolazioni per i giovani agricoltori, con lo scopo di supportare l'ingresso nel settore agricolo, definito dall'articolo 2135 del codice civile come attività di coltivazione del terreno, selvicoltura, allevamento di animali e le relative attività connesse quali la manipolazione e commercializzazione dei prodotti ottenuti.
Per beneficiare delle agevolazioni, è necessario rispettare determinati requisiti: l'età deve essere compresa tra i 18 e i 41 anni; nei casi di società, sia di persone sia di capitali, almeno metà dei soci o del capitale sociale deve essere detenuta da giovani agricoltori che rientrano in questa fascia d'età, e gli amministratori devono anch'essi soddisfare i requisiti di età. Inoltre, è essenziale avere la qualifica di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali e essere iscritti alle relative gestioni previdenziali.
Le agevolazioni fiscali riguardano principalmente le transazioni immobiliari legate all'agricoltura, come l'acquisto o la permuta di terreni e pertinenze. Le imposte applicate (registro, catastale, e ipotecaria) sono ridotte al 60% rispetto a quelle ordinarie. Per esempio, nel caso della piccola proprietà contadina, l'imposta di registro ed ipotecaria è fissata a €120 anziché €200, mentre l'imposta catastale è ridotta allo 0,60% invece dell'1%. Simili riduzioni si applicano anche alla proprietà montana.
Un'altra misura rilevante è la priorità data ai giovani agricoltori nell'esercizio del diritto di prelazione sui terreni agricoli, privilegiando chi ha maggiori competenze e conoscenze adeguate secondo il regolamento UE 2021/2115 e la legislazione nazionale. In caso di più giovani imprenditori confinanti con un terreno in vendita, avrà la precedenza quello meglio qualificato. Tuttavia, la legge non chiarisce come risolvere eventuali conflitti tra più pretendenti con qualificazioni equivalenti, lasciando aperta la necessità di ulteriori chiarimenti legislativi.