In queste vite sempre molto sollecitate, vissute spesso di corsa, è giusto ogni tanto fermarsi, volgere lo sguardo all’indietro per rendersi conto della strada che fino a quel momento si è percorso e per ripartire poi con rinnovato slancio. Questo vale sia nell’ambito professionale che in quello più intimo, famigliare.
Il numero celebrativo di Pantheon che avete sottomano, pensato dalla redazione per festeggiare il quindicesimo anno di attività editoriale, nasce proprio con questo scopo. In un momento di grande transizione per l’editoria, travolta, ma anche aperta, allargata, dalla grande rivoluzione digitale degli ultimi anni, ci siamo soffermati per osservare ciò che dal 2008 ad oggi abbiamo fatto con il magazine.
Una testata nata principalmente con l’obiettivo di dare voce a quelle persone, giovani e meno giovani, donne e uomini, ragazzi e ragazze, che soprattutto nei momenti di difficoltà riescono ad avere o ad avviare idee, progetti, iniziative vincenti, originali e risolutive.
Il compianto Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in un celebre discorso di fine anno rivolto agli italiani, disse che i giovani (e in generale tutte le persone) non hanno bisogno di lunghi sermoni, ma di esempi da seguire. Con le 140 edizioni di questo giornale abbiamo provato costantemente, e spesso ci siamo riusciti, a dare visibilità, corpo e sostanza a decine, centinaia di esempi positivi e virtuosi.
Cerchiamo di farlo anche oggi, dopo quindici anni. I tempi sono cambiati, è vero, ma le finalità rimangono le stesse. Il digitale ha aperto, come dicevamo, a grandi sfide, tuttavia il cartaceo, seppur con costi sempre maggiori, resiste e convince. Anche perché si tocca con mano.
Sono più di un milione e mezzo le copie stampate e distribuite dal 2008 ad oggi, con uno sforzo redazionale ripagato da un grande affetto nei confronti del giornale, che nel tempo ha saputo mettersi in discussione, rinnovarsi e rimanere al passo con i piccoli e grandi cambiamenti che hanno interessato il settore della carta stampata.
Con questo numero speciale non vogliamo essere o sembrare autoreferenziali, vogliamo semplicemente condividere con voi la soddisfazione di aver percorso assieme, finora, un bel pezzo di strada, consapevoli che il viaggio non è ancora terminato, anzi.
C’è bisogno di voi, delle storie che nascono dal territorio, della bellezza che ci circonda e che spesso, oppressi da chissà quali pensieri, non riusciamo più a vedere, ad apprezzare, a diffondere, a raccontare.
Bellezza ce n’è ancora, e tanta. Pantheon esiste per ricordarcelo.
Pensa a tutta la bellezza ancora rimasta attorno a te e sii felice
Anna Frank
