Storie di persone | 14 dicembre 2023, 09:23

Angelo Passuello, il “nuovo” Alberto Angela viene da Verona

Angelo Passuello, il “nuovo” Alberto Angela viene da Verona

Oltre 30 convegni in tutto il mondo, 40 pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali, 7 documentari e numerosi riconoscimenti accademici: sono solo alcuni numeri che attestano il successo e l’importante studio di Angelo Passuello. Veronese, classe 1986, è ricercatore europeo, divulgatore e storico dell’architettura medioevale che da oltre dieci anni porta la storia monumentale scaligera nel mondo. Una passione, quella per gli antichi luoghi di culto e per le architetture nascoste, che gli è valsa un’ambita opportunità di ricerca, la borsa di studio europea post-dottorato Marie Skłodowska-Curie.

Qual è il progetto che le ha permesso di vincere la borsa di studio?

Ho sempre fatto ricerca su monumento veneti e veronesi conducendo progetti in collaborazione con le università di Firenze e Barcellona, poi ho deciso di partecipare a questo bando presentando un progetto frutto di anni di lavoro: si tratta di una catalogazione digitale dei sistemi di copertura delle chiese basata su un campione di 12 luoghi di culto veneti, dal sesto secolo al Quattrocento. Un approccio innovativo che inverte il sistema di studio tradizionale che procede dal basso verso l’alto; con questa metodologia il focus diventano volte, affreschi e strutture, indagandone gli aspetti estetici ma anche conservativi. L’applicazione di tecniche e di strumenti all’avanguardia permette di diagnosticare lo stato di salute di questi edifici che diventeranno riferimento per altri studi europei. Essendo una borsa di mobilità, ho scelto come sede l’Università di Cipro dove mi trasferirò da aprile dell’anno prossimo.

Che emozioni ha provato quando le è stato comunicato il successo del progetto? Le crea preoccupazione trasferirsi a Cipro, terra di confine del conflitto?

Per inclinazione personale godo molto poco dei successi perché penso subito a come metterli in pratica nel modo migliore, sono un pianificatore, ma non nego che quando la Commissione Europea mi ha contattato informandomi di aver vinto la borsa di studio sono stato davvero felice: una grande soddisfazione dopo un anno e mezzo di lavoro. Non vedo l’ora di avviare il mio progetto e non mi preoccupa la condizione sociopolitica di Cipro; è terra di stanziamento truppe ma è un luogo sicuro, mi sento protetto.

Perché ha scelto di dedicare la sua vita alla storia dell’architettura medioevale veronese? Tra tutte le chiese che ha studiato ce n’è una a cui è maggiormente legato?

È la mia passione e non saprei vedermi in altro modo. Le chiese hanno sempre esercitato grande fascino: alzare gli occhi e avere il privilegio di ammirare quelle meraviglie è qualcosa di unico. Tra tutte, la Chiesa di San Lorenzo in Corso Cavour ha segnato la mia carriera e mi ha consacrato nell’ambiente italiano della storia dell’arte. L’ho studiata per cinque anni, dal 2013 al 2018, e penso di conoscerne ogni refluo di malta (sorride, ndr). È stata oggetto del libro “San Lorenzo in Verona” che mi è valso il Premio Italia Medievale nella categoria Editoria, la prima volta in cui un volume su Verona si è aggiudicato questo importante risultato nazionale.

Sempre più spesso il pubblico la paragona ad Alberto Angela anche per l’assonanza “angelica” dei vostri nomi: si rivede in lui e nella sua attività divulgativa?

È un bell’augurio, speriamo avvenga! Ammetto che per prepararmi a girare i miei primi documentari ho guardato quelli di Alberto Angela studiando le movenze, il modo di parlare, l’atteggiamento: lo stimo molto come divulgatore e come uomo di profonda cultura. avuto anche il piacere di incontrarlo e di confrontarci sul nostro comune lavoro. Ricordo che ero tutto sporco di terra perché avevo appena finito un rilievo, ma ci siamo messi a chiacchierare e lui mi ha dato dei preziosi consigli. È stato un bel momento.

Un curriculum pieno di successi ma ancora tanti gli obiettivi…

Finita la Borsa Europea Marie Skłodowska-Curie, che dura due anni, ho intenzione di partecipare a un secondo bando che mi permetterà di consolidare il mio progetto e aprirlo a tutta Europa tessendo una collaborazione tra Francia, Italia e Spagna. Mi piacerebbe anche avviare la carriera accademica come professore all’Università di Firenze dove ora coordino due progetti. Ho anche in mente di studiare la Cattedrale di Barcellona, un progetto che tengo nel cassetto, ma il mio sogno più grande è diventare direttore dei Musei Vaticani, un obiettivo sicuramente ambizioso.

Chi è Angelo Passuello?

Angelo Passuello ha una laurea quinquennale in discipline artistiche e archeologiche all’Università di Verona. Consegue la specializzazione in Beni Storico Artistici all’Università di Padova e un dottorato in storia dell’arte alla Ca’ Foscari di Venezia. La sua tesi di dottorato viene pubblicata e vince la 16esima edizione del Premio Italia Medioevale insignito della medaglia del Presidente della Repubblica. Vince il Premio Fondazione Venezia conducendo uno studio sull’Abazia di Villanova a San Bonifacio e nel 2021 è “Cittadino dell’anno” di Verona. Ha insegnato all’Università di Verona e ora è coordinatore di due progetti di ricerca all’Università di Firenze oltre al Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellow.

Erika Funari