Community | 27 luglio 2023, 08:00

Acque Veronesi al centro del sistema idrico integrato nazionale ed europeo

Acque Veronesi al centro del sistema idrico integrato nazionale ed europeo

Acque Veronesi si conferma tra i gestori più innovativi nel servizio idrico integrato italiano. L’azienda, che nel veronese cura i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in 77 comuni, è stata premiata nei giorni scorsi a Bari nel corso del Water Innovation Summer 2023 con il “Kando Award” riconoscimento assegnato a chi, in un’ottica di prevenzione, mette in atto tecnologie innovative che possono anticipare possibili eventi inquinanti nella rete fognaria. Progettualità che producono un doppio beneficio: migliore qualità delle acque reflue e una sempre maggiore efficienza dei depuratori.

Il Water Innovation Summit, svoltosi nei giorni della Fiera del Levante, è il secondo di tre eventi (il primo si è tenuto l’anno scorso in Israele, l’ultimo sarà a Palermo nel 2024) dedicati ai temi di più stretta attualità che interessano il mercato del servizio idrico integrato e, in particolare, il trasferimento tecnologico fra Israele e Italia. A spiegare la scelta di un rapporto di collaborazione privilegiato proprio con Israele, il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, tra i relatori del convegno di Bari: “Israele perchè è un paese con scarsità d’acqua che si è distinto negli ultimi anni a livello mondiale per l’introduzione di innovazioni altamente tecnologiche in questo campo” ha spiegato il presidente di Acque Veronesi, che ha portato all’attenzione degli esperti internazionali presenti al summit i risultati delle progettualità svolte a Verona negli ultimi due anni. “Il convegno è stato anche l’occasione per fare il punto sulle principali tematiche del momento” ha aggiunto Mantovanelli “con focus su Pnrr e la digitalizzazione delle reti idriche e fognarie e per aggiornarsi sulle nuove tecnologie che possono ulteriormente migliorare il servizio che forniamo ai nostri cittadini”.

Organizzatori dell’evento l’ufficio della Missione Economica e Commerciale del Ministero dell’Economia d’Israele a Milano e l’Israel Export Institute in collaborazione con Acquedotto Pugliese, uno dei principali gestori idrici pubblici italiani.

E il ruolo centrale di Acque Veronesi nel sistema dell’idrico pubblico non solo nazionale è confermato da un altro grande appuntamento: l’assemblea generale di Aqua Publica Europea, che per la prima volta nella sua storia si è tenuto in Veneto, a Verona, il 29 e 30 giugno.

Ape è l’associazione dei gestori pubblici dell’acqua europea e conta oltre una sessantina di aziende socie che forniscono servizi idrici ad oltre ottanta milioni di cittadini. Il board, presieduto dal belga Bernard Van Nuffel, presidente di Vivaqua, il gestore idrico di Bruxelles, conta di venti componenti. Quattro sono italiani, uno di questi è appunto il presidente di Acque Veronesi. 

“Siamo orgogliosi di ospitare per la prima volta l’assemblea dei gestori dell’acqua pubblica europea in Veneto e in particolare nella nostra città” ha aggiunto Mantovanelli. Oltre all’assemblea generale, a cui hanno preso parte tutti i soci che fanno parte del network internazionale, nella due giorni veronese si è tenuto un seminario tecnico alla biblioteca capitolare con focus sulla promozione di approcci circolari nel trattamento delle acque reflue, a cui sono iscritti oltre un centinaio di tecnici in rappresentanza delle società idriche di tutta Europa.

“Il trattamento delle acque reflue e la successiva restituzione all’ambiente dopo la fase di depurazione è un processo essenziale per salvaguardare l’ecosistema e per raggiungere obiettivi sociali sempre più importanti, come la riduzione dei rifiuti, l’agricoltura sostenibile e la generazione di energia. Il passaggio alla circolarità non è però di facile realizzazione. Il seminario, a cui hanno già aderito circa un centinaio di tecnici qualificati, sarà un momento importante di confronto tra gli operatori europei per stabilire quali siano i passaggi normativi e tecnologici più efficaci per arrivare ad un risultato concreto” conclude Mantovanelli.