Community | 28 novembre 2023, 16:22

Giornata Mondiale contro l'AIDS, per combattere lo stigma

Giornata Mondiale contro l'AIDS, per combattere lo stigma

«Nonostante l'assenza di sintomi, la scorsa estate ad un mio paziente è stato diagnosticato l'HIV, inaspettatamente, dato che il suo ultimo test negativo risaliva a qualche anno fa. Ho organizzato con il paziente un incontro con i suoi genitori per parlare insieme della malattia e delle opzioni di cura. L'atteggiamento aperto ed empatico dei genitori ha aiutato il paziente ad accettare la diagnosi di HIV». A raccontarci questa storia, in vista della Giornata Mondiale per la lotta all'AIDS, è la dottoressa Maddalena Cordioli del Centro MISTRA, un'eccellenza di fama internazionale specializzata nelle Infezioni Sessualmente Trasmesse dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

Dal 1987, ogni primo dicembre si celebra questo momento cruciale per sensibilizzare il mondo su una malattia che continua a colpire milioni di persone. «Questa data assume tutt'oggi un ruolo fondamentale, poiché rinnova la necessità di un impegno congiunto per affrontare l'epidemia di AIDS e promuovere l'educazione alla prevenzione» commenta la dottoressa Cordioli.

Infatti, nonostante i progressi significativi nella ricerca sull'HIV, la percezione sociale della malattia non ha compiuto passi altrettanto grandi: «È sorprendente constatare che, anche oggi, molte persone continuano a confondere l'HIV, il virus responsabile dell'infezione, con l'AIDS, lo stadio avanzato e grave della malattia causata da HIV, mantenendo concezioni simili a quelle comuni negli anni Ottanta e Novanta» spiega Cordioli aggiungendo che «l'evoluzione della terapia antiretrovirale ha consentito alle persone con HIV di godere di una qualità di vita equiparabile a quella delle persone sieronegative e di non trasmettere il virus attraverso i rapporti sessuali».

Questa ricorrenza ci ricorda che la vera sfida non consiste solo nella lotta contro il virus stesso. Il reale ostacolo è rappresentato dai pregiudizi e dalla mancanza di conoscenza che, nel corso degli anni, hanno costruito muri insormontabili impedendo comprensione e dialogo.

CONSULTA IL SITO DEL CENTRO MISTRA

Rosa di Cagno